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Sfogo da studente in crisi
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- Mattia.Busana
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- Mattia.Busana
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Ho letto un'intervista a Nadal, il campione del tennis: lui non si preoccupa di vincere la partita, il set o il game...lui si concentra su ogni singolo punto, ogni singola palla che esce dalla sua racchetta è giocata come se fosse il punto della vita, il punto più importante della partita: ed è per questo che è solito a rimonte sconsiderate, perchè non gioca vedendo davanti il baratro. Per lui la partita è sempre sul filo del rasoio, anche se sta vincendo 6-0 5-1 la cattiveria che ci mette è la stessa.
Ecco io credo dovresti approcciare la cosa in questo modo perchè è sicuro che quando ti ritroverai a 60 anni ancora a fare lavori precari e di cui non sei soddisfatto dirai: "che pirla che sono stato da giovane a non crederci ancora per qualche anno"...cosa sono alla fine 3-4 anni ancora?
Se invece hai capito che il lavoro di medico non fa per te è un altro discorso, ma io non credo perchè te ne saresti andato anni fa.
Spero di essere stato un minimo d'aiuto, mi metto nei tuoi panni e so che da me pretenderei questo atteggiamento...lo so che "fare" è tutta un'altra storia...secondo me, però, vale la pena darsi un'ultima possibilità.
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Mi permetto di intervenire perchè mi sono ritrovato in una situazione più o meno simile ma in un'altra facoltà.
Ho iniziato architettura nel 2009, sono arrivato al 2011 rendendomi conto che la materia mi piaceva sempre di meno. Ora sono arrivato a 4 esami dalla laurea triennale (che ti permette di diventare meno di un geometra) e non facendocela proprio più ho deciso di cambiare tutto, facoltà e percorso di studi. Mi iscriverò a una laurea sanitaria, ma non ho fatto questa scelta per gli esami ancora da fare (anche se me ne fossero rimasti 15, sarebbe stato uguale). Ho fatto questa scelta perchè mi pesava ciò che studiavo e non avevo soddisfazione personale EMOTIVA a immaginarmi a lavorare come architetto. Se poi ci mettiamo la condizione schiavista a cui sono ridotti i giovani architetti per almeno 5 anni dopo la laurea (lavorando gratis o semi-gratis) la cosa ovviamente si inasprisce di più.
Il consiglio che io ti do, visto che la tua facoltà è leggermente più solida (lavorativamente) rispetto alla mia è quello di valutare bene il tutto, soprattutto in relazione alla passione che tu hai verso ciò che studi. Mettiti davanti a te stesso con grande onestà e chiediti se le cose che studi ti prendono emotivamente, se ti appassionano. Se la risposta è si continua a studiare seguendo i consigli di Mattia Busanna. Se la risposta è NO potresti prendere altre decisioni. Puoi valutare anche altri corsi di laurea che ti interessano di più (pensando anche a futuri sbocchi lavorativi visto che immagino non sei più un 18enne). Io ho 27 anni se ti può consolare e sto ricominciando da una triennale.
E' importante non sentirsi soli ne, tantomeno, falliti per queste piccole (o grandi) crisi che abbiamo tutti...te lo assicuro!!!
Già il fatto che ti poni la domanda e ne discuti su un forum è sintomo di grande intelligenza. Il fatto che dichiari di farti aiutare da uno specialista inoltre è doppiamente sintomo di intelligenza, sia perchè ti fai aiutare (e non è da tutti) sia perchè lo dici con grande onestà (e non è da tutti).
Per finire secondo me devi continuare quello che stai facendo magari, se necessario, prendendoti qualche tempo di pausa se ti è utile.
Forza e coraggio!
Un saluto e in bocca al lupo!
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- Doctor Faustus
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Buonasera a tutti. Secondo voi vale la pena lasciare l'università al quinto anno di medicina per andare a lavorare? premetto che sono indietro di due anni e mezzo con gli esami per cui non sono neanche a metà del percorso e gli esami a venire li vedo come una montagna inscalabile, visto che sono completamente demotivato...ciò che mi frena è...cosa farò con il solo diploma di liceo scientifico? non ho neanche in mente un lavoro preciso a cui dedicarmi in alternativa all'università, semplicemente da sempre ho puntato tutto sull'università (indipendentemente dalla facoltà) essendo uscito dal liceo con grandi aspettative...e poi con questa crisi, chissà per quanti anni andrei avanti di contratti precari...cosa potrei fare? cameriere, commesso, non lo so...il fatto è che non ho in mente un obiettivo ora, sono demotivato in tutto, sono bloccato e non so cosa fare... c'è nessuno che è passato per una situazione simile e può darmi un consiglio? Potrete dirmi che avrei dovuto pensarci prima, non aspettare di arrivare al quinto anno ecc, ecc, ma vedete questa crisi me la trascino da tre anni e mezzo ormai e non ho mollato con la speranza che andando avanti col tempo i corsi mi sarebbero piaciuti di più e col terrore che se avessi cominciato a lavorare non mi sarei più laureato...in compenso sono rimasto infangato con gli esami del secondo/terzo anno e non sono per nulla motivato a superarli e a mettermi in carreggiata, per cui...la soluzione logica sarebbe lasciare e lavorare...ma per fare cosa? avessi le idee chiare almeno, il fatto è che non le ho, appunto perchè non ho mai preso seriamente in considerazione l'opzione lavoro senza laurea ecc Grazie a chi leggerà e avrà il tempo di rispondere...
Situazione non semplice... ho preferito inviarti un MP
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