Medicina dopo Giurisprudenza.

Ciao ragazzi!
Probabilmente l'oggetto della discussione vi sarà stato proposto tante, troppe volte, e per questo mi scuso in anticipo.
Tra qualche giorno, meno di una settimana, concludo, all'età di 24 anni, il mio percorso di studi in Giurisprudenza; una scelta di cui non mi pento, per carità, ma che, negli ultimi tre anni in particolare, ha dovuto fare i conti con quella che all'inizio sembrava un'infatuazione, una curiosità che ho creduto essere passeggera ma che pian piano si è trasformata in un interesse concreto, che mi ha spinto a documentarmi, a cercare, finanche a studiare (nel senso latino del termine), quando i residui, ormai liceali, di cognizioni scientifiche me lo permettevano: la Medicina.
Ormai, per dirla tutta, è un chiodo fisso della mia esistenza, e passo più tempo a pensare a come sarebbe un mio potenziale percorso di studi in Medicina, piuttosto che pianificare un percorso di specializzazione nell'ambito oggetto della mia laurea.
La domanda che voglio porvi è questa: tralasciata la passione, tralasciato l'assioma "Fai quello che senti!" (che io, in tempi di crisi economica e considerato il mio contesto anagrafico, sono costretto a sostituire con un "Faccio quel che posso"), secondo voi è conveniente, all'età di 26/27 anni (un po' di tempo vorrei prenderlo per lavorare e accumulare un po' di risorse economiche), intraprendere un percorso di studi dalle mastodontiche dimensioni quale è Medicina? In altri termini vorrei sapere se c'è qualche lettore di questo interessantissimo forum che si sia trovato in passato nella mia stessa situazione (magari dopo aver studiato Giurisprudenza) e che abbia fatto la scelta che bramerei fare io, magari affiancando un lavoro: ciò mi farebbe sentire meno "pazzo". So benissimo che se si vuol concludere il corso di studi quanto più presto possibile e in maniera anche gratificante occorre impegnarsi intere giornate, però so di casi che hanno affiancato lo studio al lavoro, non senza fatica certo.
Grazie per l'attenzione e buono studio/lavoro a tutti.

Se riesci ad essere ammessa e hai la disponibilità economica, allora sì.
Tieni presente che, avendo un'altra laurea, probabilmente ti toccherebbe pagare per sei anni la fascia più alta delle tasse (se non sbaglio è così che funziona) quindi, più i libri, la spesa non è indifferente. Durante bhe...non credo si riesca a lavorare più di tanto, a meno che non sia un piccolo impiego, che comunque non credo basterebbe.
Purtroppo questi sono fattori che bisogna calcolare... per non parlare della determinazione e dell'impegno richiesti.
Comunque, di fare si può fare. C'è una sezione apposita nel forum per chi decide di iniziare medicina "in ritardo", dai un'occhiata

Devo ammettere d'aver rimosso il fattore tasse maggiorate Ma è giusto così...
Grazie!

io ti dico buttati.. inizio quest'anno dopo 1 altro percorso di studi... lavorare durante, a quanto dicono, è ben difficile.. ma se puoi farlo e se te la senti, prova.. quel pensiero fisso di cui parli è difficile da scacciare se davvero la medicina ti piace.. magari lo accantoni, ma è difficile buuttarlo via..

Vaniglia1, per curiosità, tu a quanti anni hai iniziato? E cosa studiavi prima?

So cosa si intende per "pensiero fisso"...

ventisei, post laurea in psicologia