e se i problemi di salute li abbiamo noi..?

oggi sono così demoralizzata...da 1 mese e mezzo circa ho l\'orticaria solare. Non va via, non accenna a diminuire, il medico che mi ha in cura mi sembra un imbecille, devo essere io a dirgli gli esami che mi deve fare.Faccio dei brutti pensieri.. se non passerà mai? perche questa eventualità è possibile... non potrò più andare al mare, in piscina, l\'estate potrò chiudermi letteralmente a casa, non potrò fare una passeggiata, prendere il sole, guidare con le maagliette senza macchiarmi tutta e avere un prurito enorme. Anche d\'estate dovrò vestire con le maniche lunghe, i pantaloni, e le scarpe chiuse.. si ok c\'è molto peggio ma io sono gia stanca e depressa dopo 1 mese e mezzo e pensare che dovrò rinunciare a questo sempre... mi pesa troppo. Scusate lo sfogo ma ne avevo bisogno.

ci risiamo......da bravi studenti di medicina ci dimostriamo sempre i peggiori pazienti:quelli che i medici odiano.siamo sempre pronti a fare diagnosi terrificanti appena ravvisiamo un sintomo piuttosto ch 1 altro.cerchiamo di stare sereni e di dimenticare qualche pagina del robbins...a volte aiuta a stare meglio!saluti a tutti

Sarà vero, ma c\'è modo e modo di dire le cose

Siamo studenti di medicina, e soprattutto esseri umani.E se stiamo male abbiamo anche il diritto di dirlo apertamente e di lamentarci. Sono la prima a dire che c\'è di peggio, ma quando, anche una piccola cosa, ci tocca di persona è inevitabile non parlarne.Capisco perfettamente valyna...non ho l\'orticaria ma da un anno il mio apparato digerente ha deciso di non lavorare più come prima . E a me toccano gastroscopie, pillole, sciroppi e cibi da non mangiare . Il gastroenterologo mi cura una cosa, il medico di famiglia un\'altra, un altro gastroenterologo nessuna delle due. Ora io, da umile studente tra 1 e 2 anno, non ho il diritto di lamentarmi perchè nessun medico risolve il mio problema fregandosene se ad ogni pasto sto male o se non dormo la notte?Ora mi so sfogata e l\'ho detto!!! :laugh:

Si teni la probblematica salutistica, vai dallu BeccaCascamorto, ca ci pienza isso! Colla sola imposizziona delli mani... ti mette nel chiavuto!:laugh:

Non converrebbe forse pensare prima a curare il disagio( fisico o psicologico) di un paziente indipendentemente se di grande o lieve entità e evitare giudizi che non spettano ad un medico e che soprattutto lasciano il tempo che trovano?Non sempre c’è una proporzionalità diretta tra gravità di malattia e disagio del paziente,non sempre c’è questa corrispondenza netta tra ciò che causa malattia e ciò che causa sofferenza al paziente,tanti tumori decorrono silenti e il paziente non avverte nulla fin quando non si arriva tardivamente allo stato conclamato,così come molte banali patologie proctologiche non compromettono la sopravvivenza ma condizionano e incidono significativamente sulla qualità di vita. Questo solo per dire che un medico non dovrebbe sminuire o svalutare un paziente al fine nobile e benevolo di fargli capire che non morirà,c’è modo e modo di far prendere coscienza all’ammalato della sua condizione e di contestualizzargli la scala di gravità della sua malattia.Tutto ciò che provoca sofferenza e disagio merita di essere trattato e non dissacrato. Nessuno vuole fare il medico pietoso che si piange addosso o piange per il paziente, si tratta solo di avere quel minimo di attenzione, ,accortezza e decoro nel parlare con lui.E’ vero ,pensare ossessivamente ad un problema non aiuta a trovare la soluzione ,forse aggrava lo stato depressivo innescando un circolo vizioso, ma è anche vero che una qualunque condizione che persista da diverso tempo e con ripercussioni personali e nella vita sociale toglie serenità e tranquillità. Diciamo insomma che non ci si può solo basare sulla gravità o meno della malattia,bisogna valutare anche quanto quella condizione incida sulla qualità di vita ,perché anche malattie apparentemente banali possono condizioanarla. Penso che Valyna sia perfettamente consapevole della sua condizione e non mi sembra che abbia amplificato o voluto falsare e drammatizzare le diagnosi mediche per anteporsi a tutti i malati del mondo,ci ha solo raccontato come vive e cosa le comporta questa sua nuova situazione. Forse a volte liquidiamo con troppa facilità certe cose fin quando non le viviamo,bisognerebbe magari riuscire a capire e risolvere certi disagi senza prima averli provati.