Effetti a lungo termine di cannabis & co

Quoto sulle malattie respiratorie: chi ha esperienza di prodotti della cannabis del resto si può rendere conto anche visivamente che il fumo di un cannone è più \"denso\" di quello di una normale sigaretta. Molte persone credono che quello che faccia male delle sigarette sia la nicotina e \"le schifezze chimiche che ci aggiungono\", quando invece sia il rischio cardiovascolare che quello tumorale è legato agli idrocarburi policiclici aromatici che si sviluppano per la combustione delle sostanze organiche del tabacco (e di qualsiasi altra pianta, suppongo).Per quanto riguarda quello che dice Anna: bisogna stare attenti a distinguere quelli che sono effetti dimostrati, ed effetti riportati. Rinnovo il mio consiglio a rifarsi all\'Harrison che se ricordo bene mantiene questa importante distinzione.

Morfeo ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:

sono pienamente d\'accordo con emildandy,nutro dubbi su ciò che dice il libro di anna_26.Non voglio schierarmi ne pro ne contro,ma prendere la cosa oggettivamente.eEr anni si sono fatti studi sulla cannabis e derivati con la propensione a supportare il proibizionismo molto rigido in USA (c\'è anche un motivo politico economico della cosa),e quindi erano volte a dimostrare i peggiori sintomi attribuibili al THC.Molti studi recenti hanno dimostrato che questi effetti a lungo termine avvengono solo in dati soggetti,tipicamente borderline per una patologia psichiatrica.Nuovi studi smentiscono alcuni concetti e ne introducono altri.Comunque se si parla di un uso sporadico o moderato anche a lungo termine,penso che questi effetti in un soggetto sano (crisi amotivazionali,attacchi di panico,disturbi della memoria ecc ecc.)siano da considerarsi eccezionali.La spinta all\'uso a droghe pesanti è stata del tutto screditata (è il tipico giochino semantico: tutti gli eroinomani hanno fatto uso di hashish o marihujana,quindi tutti i consumatori di marihujana saranno degli eroinomani).e prima di preoccuparsi degli stati patologici psichiatrici,perchè non pensate mai a asma,bronchiti croniche ricorrenti,enfisema e tumori delle vie respiratorie? Questi sono i rischi più evidenti dall\'uso continuato di marihujana,e recentemente è stato dimostrato che il cntenuto di ossido di carbonio e di idrocarburi è circa 10 volte di una sigaretta.Pensate alle cose concrete.Comunque nessuno è mai morto di marihujana,ne ha fatto rapine per procurarsela.Ne hanno fatto uso in molti,e molti sono persone normalissime,con una famiglia,un buon lavoro ed una buona carriera...

HelterSkelter ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:

Comunque nessuno è mai morto di marihujana,ne ha fatto rapine per procurarsela.Ne hanno fatto uso in molti,e molti sono persone normalissime,con una famiglia,un buon lavoro ed una buona carriera...

Ma si una cannetta ogni tanto ci può stare,come una sigaretta,una birra e un panino del Mc Donald(che forse è quello che fa più male )

La questione non è fumare una canna ogni tanto,ma quanto farne uso più volte in una settimana,o tutti i giorni,se pur una soltanto.Si può escludere totalmente che questo livello di consumo non crei disturbi psicologici?Sicuramente gli effetti sul sitema respiratorio e circolatorio sono più evidenti e più dimostrabili,nemmeno io ho mai sentito qualcuno che aveva l\'asma o la bronchite cronica da marijuana,mentre ho visto amici avere reazioni fuori dal normale che non avevano affatto prima di fumare più spesso rispetto a ciò che viene definito \"sporadico\".Stiamo considerando una sostanza stupefacente,non dell\'E.Coli del panino di Mc Donald.

In ambito medico,non si può escludere mai la probabilità di un evento avverso,perchè il 100% non esiste.in genere chi utilizza cannabis va in questo senso:1)l\'abuso diventa costante,il che può portare ad una forte dipendenza PSICOLOGICA legata alla sostanza.In questo senso il soggetto ha già un substrato patologico che lo condiziona,spesso legato a problemi in ambito relazionale.Questo uso spesso porta il soggetto a chiudersi ulteriormente,e ad esacerbare sintomi legati ad una depressione,una distimia o ad altri disturbi del comportamento.Da qui nasce l\'apatia.é scontato che un uso continuo porti a mancanza di concentrazione e di memorizzazione,in quanto il thc ha effetti di amnesia anterograda (difficoltà a sedimentare la memoria a breve termine).2)il soggetto sperimenta un effetto collaterale della sostanza,spesso in termini di attacco d\'ansia ed agorafobia.In questo caso l\'esperienza negativa porta il soggetto ad allontanarsi dalla sostanza,appunto per \"il brutto viaggio\"3)l\'uso è continuo,non da disturbi,viene vissuto dal soggetto in maniera serena e consapevole.Lo usa in ambito privato,magari per dormire,o per rilassarsi in un ambiente sicuro.Questo soggetto (il consumatore \"maturo\" ) ,non ne abuserà mai,in quanto ha più o meno lo stesso significato rituale di un caffè o di un amaro a fine cena.Non sono uno psichiatra, (neanche un fattone...),ma conosco le sostanze psicotrope.l\'abuso prolungato,il concentrarsi sull\'uso della sostanza e farla il centro dei propri interessi,piuttosto che essere il trampolino verso qualche cosa,è un sintomo esso stesso.Per questo,questi soggetti dovrebbero essere educati alla consapevolezza del problema e rivolgersi a qualche professionista.Per la battuta della cannetta...Ti dirò,fa meno male dell\'amaro a cui mi riferivo qui sopra.per alcuni risulta persino in un beneficio.Ma andrei fuori tema...

Morfeo ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:

Ti dirò,fa meno male dell\'amaro a cui mi riferivo qui sopra.per alcuni risulta persino in un beneficio.Ma andrei fuori tema...

:whistle: a me l\'amaro non piace