\"La biga alata \"

Quanto pesano l’emotività e quanto la razionalità nella vita? Come e quanto si mescolano tra loro nel lavoro,nei rapporti umani, nell’ approccio ad un paziente,negli slalom delle relazioni professionali e personali?Se Platone avesse avuto ragione? Se l’anima dell’uomo fosse davvero il passeggero di una biga alata trainata da cavalli alati:uno bianco,competitivo, ubbidiente incarnazione delle passioni spirituali, elevate,l’altro un cavallo nero, riottoso, ribelle,materializzazione delle pulsioni più carnali,passionali. A domarli e guidarli ,per condurre la biga su sentieri sicuri, c’è un auriga,ossia la razionalità, la coscienza mediatrice, la ragione,colei che fa da ponte tra la passione e la spiritualità,al fine di poter condurre il passeggero, l’anima dell’uomo, sul sentiero giusto.Quanto lasciamo che nelle cose di ogni giorno a trainarci sia uno dei due cavalli,quanto riescono a trascinarci nei sentieri più insicuri e meno battuti dell’impulsività,o quanto facciamo pressione sulla razionalità per non commettere errori di valutazione, di esecuzione?Non si può lasciare decidere all’emotività soltanto,non le si può lasciare totalmente le redini, si rischierebbe di lanciarsi a capofitto in estremismi,rischiando di non saper più fare veramente l’interesse di un paziente,di non sapersi rapportare diplomaticamente con colleghi, famigliari, il proprio compagno/a ….. ma non si può neanche rischiare l’apatia e l’aridità emozionale , il distacco completo dalle nostre percezioni.....le emozioni se ben gestite e vissute senza conflitti,accrescono l’intelligenza delle scelte,la capacità di selezionare l’approccio più funzionale a chi interagisce con noi, accrescono l’appagamento umano,personale e professionale.Tra il pensare e il percepire deve esserci un ponte su cui corriamo milioni di volte al giorno,deve esistere una conciliazione perché entrambi servono per vivere,per lavorare per imparare.Come guidate la vostra biga alata ?

io una soluzione non l\'ho ancora trovata