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A chi è servito il "latinorum" ?!

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14 Anni 1 Mese fa #200804 da vobberto
a cosa servono le lingue morte?
per il metodo di studio: lo insegnano tutte le materie importanti
a formare il ragionamento: per quello c'è già la matematica e la filosofia
termini usati in medicina: basta avere un librettino, non so se esiste, di termini latini e greci usati in quell'ambito, un dizionarietto, senza studiare la grammatica!
a capire meglio l'italiano: perchè non aumentare le ore di grammatica?

oltretutto, perchè dedicare 3 anni di liceo alla letteratura latina?
le materie veramente importanti vanno insegnate, le altre, le studieranno solo chi è veramente interessato

P.S. viva l'esperanto

liberati quanto puoi e avrai fatto ciò che sta in tuo potere; infatti non è dato a tutti di superare ogni barriera...non per tutti è una barriera ciò che lo è per alcuni. Perciò non preoccuparti delle barriere degli altri: è sufficiente che tu abbatta le tue (Max Stirner)

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14 Anni 1 Mese fa #200822 da HelterSkelter
Risposta da HelterSkelter al topic Re:A chi è servito il "latinorum" ?!

a cosa servono le lingue morte?
per il metodo di studio: lo insegnano tutte le materie importanti
a formare il ragionamento: per quello c'è già la matematica e la filosofia
termini usati in medicina: basta avere un librettino, non so se esiste, di termini latini e greci usati in quell'ambito, un dizionarietto, senza studiare la grammatica!
a capire meglio l'italiano: perchè non aumentare le ore di grammatica?

oltretutto, perchè dedicare 3 anni di liceo alla letteratura latina?
le materie veramente importanti vanno insegnate, le altre, le studieranno solo chi è veramente interessato

P.S. viva l'esperanto



ma.....cos'è? un accozzaglia di luoghi comuni?
scusa ma quando studi il latino, cosa che probabilmente non hai fatto, devi avere già delle solide conoscenze grammaticali della lingua italiana e ovviamente devi studiare di pari passo....se non lo hai fatto ripassare in contemporanea l'analisi logica della lingua italiana se no non sarai in grado di azzeccarci nulla nelle traduzioni....studiando il latino si fortifica la nostra lingua, che essendo una lingua romanza, come il francese come le antiche d'oc e d'oil, derivano dal Latino, quindi conoscendo il latino sei anche facilitato nello studio delle altre lingue straniere di ceppo romanzo...ma ultimamente va bene che il forum è abbandonato alla deriva e tutto quello che volete, ma cribbio scrivete con un minimo di cognizione in causa...non è la pagina feisbuc dei Tokio Hotel..certe cose proprio non si possono leggere!
:teschio-

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14 Anni 1 Mese fa #200826 da Maxwell

a cosa servono le lingue morte?
per il metodo di studio: lo insegnano tutte le materie importanti
a formare il ragionamento: per quello c'è già la matematica e la filosofia
termini usati in medicina: basta avere un librettino, non so se esiste, di termini latini e greci usati in quell'ambito, un dizionarietto, senza studiare la grammatica!
a capire meglio l'italiano: perchè non aumentare le ore di grammatica?

oltretutto, perchè dedicare 3 anni di liceo alla letteratura latina?
le materie veramente importanti vanno insegnate, le altre, le studieranno solo chi è veramente interessato

P.S. viva l'esperanto



ma.....cos'è? un accozzaglia di luoghi comuni?
scusa ma quando studi il latino, cosa che probabilmente non hai fatto, devi avere già delle solide conoscenze grammaticali della lingua italiana e ovviamente devi studiare di pari passo....se non lo hai fatto ripassare in contemporanea l'analisi logica della lingua italiana se no non sarai in grado di azzeccarci nulla nelle traduzioni....studiando il latino si fortifica la nostra lingua, che essendo una lingua romanza, come il francese come le antiche d'oc e d'oil, derivano dal Latino, quindi conoscendo il latino sei anche facilitato nello studio delle altre lingue straniere di ceppo romanzo...ma ultimamente va bene che il forum è abbandonato alla deriva e tutto quello che volete, ma cribbio scrivete con un minimo di cognizione in causa...non è la pagina feisbuc dei Tokio Hotel..certe cose proprio non si possono leggere!
:teschio-

Mammamia sottoscrivo! Il "capire meglio l'italiano" mica vuol dire sapere più grammatica -.- ma assumere maggiore consapevolezza della lingua, in quanto conosci ciò da cui è derivata e tutto il resto.
Poi io resto dell'idea che "l'input" che danno il Latino ed il Greco nello studio in generale e nel ragionamento logico la filosofia non te lo da MINIMAMENTE, in primis perchè nei licei non si fa "filosofia", ma "storia della filosofia" che è MOOOOLTO diverso.
E mentre la matematica lo richiede, il latino ed il greco lo formano, che è ben diverso. Perchè con la matematica dei licei, il più è applicare formule preconosciute (il che è diverso dal dire che la matematica è una materia "bovina"); il modo di combinare queste formule non forma un granché, perchè alla fine è più o meno sempre lo stesso. Al contrario col latino ed il greco tu pian piano (parti da frasette stupide e arrivi a tradurre brani originali d'autore) arrivi a "decodificare" a partire da capacità pregresse (la grammatica), un qualcosa (versione) che ti si presenterà in modi diversissimi, formando in questo modo il "ragionamento logico" perchè necessariamente devi avere una certa flessibilità, logicità, acume ecc. ecc che semplicemente la matematica non ti da perchè è una disciplina "rigida" in un certo senso, statica, non ammette eccezioni e non consente la deformazione di schemi prestabiliti (ergo: l'area di un triangolo non sarà mai diversa da base per altezza diviso due) che ti consentono di dimostrare quanto ragioni. E lo dico da amante della matematica, sia chiaro.
Poi, non penso che nessuno pretenda che il greco e il latino formano "il metodo di studio" cioè nel senso di aiutare un alunno a organizzarsi. Può essere, io non condivido però^^
Al di là di quello, in ambito medico nessuno dice che è fondamentale, però se io e te dobbiamo entrambi studiare l'epinefrina, io la collegherò subito ai reni, tu no, quindi, semplicemente, sarò avvantaggiato in questo senso. Banalmente, chi sa il greco e il latino se gli nomini un termine medico nel 90% dei casi anche se non lo conosce ti sa dire qualcosa di un minimo coerente.

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14 Anni 1 Mese fa #200832 da gaudio
helterskelter: grazie.

Tutto copre,
tutto crede,
tutto spera,
tutto sopporta.
L'amore non avrà mai fine". (Paolo di Tarso)

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14 Anni 1 Mese fa #200853 da DrHP

DrHP, le tue motivazioni, il trattare il liceo classico come qualcosa da fighetti, sono le stesse discussioni che mi faceva mio padre quando mi ha praticamente obbligato ad iscrivermi al liceo scientifico, che io ho frequentato lo stesso senza particolari rogne, ma che ha un po' frustato le mie aspettative e le mie predisposizioni....io probabilmente avrei tratto piu' giovamento da uno studio classico viste le mie attitudini.....e non per questo ho dei limiti nelle materie scientifiche...anzi...

A me lo dici? Io volevo fare il linguistico e a suo tempo mio padre mi ha spedito allo scientifico...
Comunque mi permetto di farti notare che io chiedevo pari dignità per le materie scientifiche, non maggior dignità.
Mai pensato che il classico fosse roba da fighetti. Però ecco, quando quelli che l'han fatto saltano fuori a fare gli aristoi col metodo e mica il metodo, allora mi permetto di dire la mia.

Perchè con la matematica dei licei, il più è applicare formule preconosciute (il che è diverso dal dire che la matematica è una materia "bovina"); il modo di combinare queste formule non forma un granché, perchè alla fine è più o meno sempre lo stesso. Al contrario col latino ed il greco tu pian piano (parti da frasette stupide e arrivi a tradurre brani originali d'autore) arrivi a "decodificare" a partire da capacità pregresse (la grammatica), un qualcosa (versione) che ti si presenterà in modi diversissimi, formando in questo modo il "ragionamento logico" perchè necessariamente devi avere una certa flessibilità, logicità, acume ecc. ecc che semplicemente la matematica non ti da perchè è una disciplina "rigida" in un certo senso, statica, non ammette eccezioni e non consente la deformazione di schemi prestabiliti (ergo: l'area di un triangolo non sarà mai diversa da base per altezza diviso due) che ti consentono di dimostrare quanto ragioni.


Questo significa semplicemente che non hai studiato abbastanza la matematica da cimentarti con problemi complessi e/o con diverse possibili vie risolutive. Viceversa ti sei cimentato con il latino e il greco. O, più probabilmente, ti ci han fatto cimentare degli altri, e tu hai acriticamente fatto quel che ti dicevano e adesso hai un'idea distorta della realtà delle cose.

Mai darsi per vinti! Mai arrendersi!
comandante Peter Quincy Taggart
Galaxy Quest, 1999

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14 Anni 1 Mese fa #200855 da Maxwell

Perchè con la matematica dei licei, il più è applicare formule preconosciute (il che è diverso dal dire che la matematica è una materia "bovina"); il modo di combinare queste formule non forma un granché, perchè alla fine è più o meno sempre lo stesso. Al contrario col latino ed il greco tu pian piano (parti da frasette stupide e arrivi a tradurre brani originali d'autore) arrivi a "decodificare" a partire da capacità pregresse (la grammatica), un qualcosa (versione) che ti si presenterà in modi diversissimi, formando in questo modo il "ragionamento logico" perchè necessariamente devi avere una certa flessibilità, logicità, acume ecc. ecc che semplicemente la matematica non ti da perchè è una disciplina "rigida" in un certo senso, statica, non ammette eccezioni e non consente la deformazione di schemi prestabiliti (ergo: l'area di un triangolo non sarà mai diversa da base per altezza diviso due) che ti consentono di dimostrare quanto ragioni.


Questo significa semplicemente che non hai studiato abbastanza la matematica da cimentarti con problemi complessi e/o con diverse possibili vie risolutive. Viceversa ti sei cimentato con il latino e il greco. O, più probabilmente, ti ci han fatto cimentare degli altri, e tu hai acriticamente fatto quel che ti dicevano e adesso hai un'idea distorta della realtà delle cose.

Vabbè, se vuoi paragonare l'ovvia sterilità di un esercizio matematico, per quanto complesso e con più soluzioni, alla complessità del linguaggio umano, che ha infinite interpretazioni, fai pure, io la mia opinione l'ho espressa. Solo, ti prego, non cominciare col clichè del "Io ho capito tutto, tu nulla, per educazione metto "probabilmente" così non è un'offesa palese" perchè davvero è... triste, beh in effetti triste, perchè vuol dire semplicemente che non sai accettare che ci possano essere diverse visioni della stessa cosa. Io solo perchè non condividi la mia, non ti ho accusato di nulla, neppure velatamente. Ma se vuoi lo faccio eh.

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