Iniziare un percorso di studi così lungo e impegnativo non è una passeggiata, ma non è neppure un'impresa titanica. Certo, devono esserci le condizioni giuste, persone disposte a sostenerti, vocazione al sacrificio (molta vocazione al sacrificio), avere la possibilità di mantenersi senza lavorare 8 ore al giorno senza il timore di non arrivare a fine mese. Ma si può fare. Specie se si hanno soli 25 anni! A 30 è una scelta che penalizza la possibilità di avere dei figli, di costruirsi una sicurezza economica, ma a 25 hai ancora tutto il tempo davanti cara Chiara! Inoltre in un momento economico come questo, dove davvero non c'è NIENTE, ma proprio NIENTE per quasi nessuno, ad eccezione della rabbia e della frustrazione di milioni di laureati senza futuro (e parlo con cognizione di causa visto che sono tra quelli, nonostante tutti i 110 e lode e annessi e connessi), forse vale la pena investire così sulla propria carriera, trovarsi nuovi spazi, cercarsi nuove strade. E' vero, purtroppo siamo in Italia, dove appare una follia rimettersi in gioco quando se ne ha l'opportunità (come invidio i miei amici che negli Stati Uniti hanno la possibilità di essere chiunque in QUALUNQUE momento della propria esistenza! Oggi sei medico e domani avvocato e dopodomani ancora architetto senza battere ciglio), ma in tale congiuntura storica, chi ne ha la possibilità, ha quasi l'obbligo morale di tentare a realizzare le proprie aspettative, anche per tutti quelli (e sono la maggior parte) che non se lo possono permettere. E poi Chiara parliamoci chiaro, fare il farmacista è proprio fare la fame (anche qui parlo con cognizione di causa, il mio compagno è farmacista ed ho vissuto con lui tutte le frustrazioni del caso. So quanto è dura questa facoltà e so quanto sacrificio bisogna fare per sostenere esami come chimica-fisica -sono un chimico cosmetologo-)!!! Si studia tanto per fare il commesso, per essere disistimati, per percepire grasso che cola 1300 euro al mese! Una collega specializzata in farmacia ospedaliera sta facendo la semplice farmacista, perché trovare lavoro in quell'ambito, checché se ne dica, è difficilissimo!! Si guadagna di più a fare gli informatori, anzi, i venditori!! Ma ci rendiamo conto?? Dovrebbero metterlo sulla guida dello studente di farmacia: "altamente sconsigliato a chi non possiede una propria farmacia. Piuttosto andate a fare il magazziniere, così senza alcun sacrificio intellettuale farete più o meno lo stesso mestiere percependo uno stipendio spesso migliore". Chiara, una che si è laureata così giovane in farmacia con 110 e lode non avrà di sicuro problemi a fare medicina. La difficoltà di questo percorso non è tanto nel percorso in sé (esiste di peggio!), quanto nel dopo: conosco gente di scarso valore e modesta propensione alla studio che adesso è medico, ma questo non fa di loro "un buon medico". Spero che avrai la possibilità di inseguire questo sogno. Ti faccio i più sinceri auguri.