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medici in azienda farmaceutica

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12 Anni 1 Mese fa #241927 da Velasco
Riesumo questo vecchio topic perché cercando in giro mi sono reso conto che è il più completo in materia.

Mi piacerebbe ricevere opinioni riguardo ad un posto da Medico di Prodotto che mi è stato offerto presso un'azienda farmaceutica italiana. Al di là di quel poco che si trova su internet, qualcuno sa dirmi quali attività svolge concretamente questa figura? È simile alle altre figure di Medical Science Manager e Medical Advisor già descritte nel topic?
Non so se valga la pena iniziare un lungo iter di colloqui e selezioni per poi trasferirsi in un'altra città (con gli oneri economici che ne derivano) e ricoprire un incarico simile, anche considerando che lo stipendio si aggirerebbe intorno ai 40mila euro/anno lordi.

Alternative: continuare con guardie e sostituzioni in attesa di intraprendere la via della medicina generale.
Grazie a chiunque voglia aiutarmi!

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11 Anni 11 Mesi fa #248225 da Velasco
Visto che me l'hanno chiesto in privato, riporto la mia esperienza, o meglio le motivazioni che mi hanno indotto a non intraprendere la via aziendale.

1- Compenso basso.
Mi offrivano sui 40mila euro LORDI e mi sarei dovuto trasferire a Milano. Praticamente con uno stipendio simile, tolte le tasse, sarei riuscito a coprire le spese e poco altro. Per un primo impiego va benissimo, però con le guardie mediche (ammesso di riuscire a farle :D ) si guadagna praticamente lo stesso e non devi trasferirti.
Quindi il mito aziende farmaceutiche = stipendio da nababbo... va sicuramente sfatato!

2- Iter lungo senza garanzie.
Mi prospettavano almeno otto mesi di colloqui e prove selettive per poi ottenere un inserimento in azienda (ovviamente contratto a tempo determinato). Avrei dovuto quindi rinunciare alle seppur poche relazioni di lavoro che sono riuscito faticosamente a stringere localmente per intraprendere un lungo iter che non mi forniva alcuna garanzia di assunzione per il futuro, oltre al già citato compenso non altissimo. Se un domani l'azienda decide di tagliare il personale (nelle aziende succede, specie di questi tempi) mi ritroverei al punto di partenza e senza essere riuscito a mettere da parte granché... dovrei ritornare a casa e ricominciare da zero con guardie, sostituzioni e altri lavoretti saltuari.

A questo aggiungo anche un altro punto entrando nel merito del medico di prodotto:

3- Medico di prodotto e ambiente aziendale.
A me hanno dato sempre spiegazioni molto fumose, però alla fine quello che ho capito è che questa figura è una specie di coordinatore degli informatori. Mi hanno assicurato che questo "medico di prodotto" è molto diverso dal classico informatore scientifico che vaga per gli ambulatori di medicina generale, però di fatto le mansioni a me continuano a sembrare molto simili: dirigi gli informatori scientifici, devi andare in giro come una trottola con lo scopo finale di promuovere i prodotti e cercare di aumentare le vendite. Di medico c'è poco insomma, e di ricerca medica pure, è solo marketing... direi l'ultimissimo gradino della gerarchia, quindi in caso sarebbe solo un inizio per poi cercare promozioni e scalare l'organigramma aziendale, come funziona un po' in ogni azienda, credo.
Insomma come lavoro non è che sia la mia massima aspirazione, però forse può rappresentare un trampolino di lancio per entrare nell'industria farmaceutica e poi eventualmente fare carriera al suo interno, raggiungendo magari un giorno la vera area di ricerca biomedica. L'unico motivo per cui personalmente avrei accettato era questo, perché il lavoro in sé di medico di prodotto non mi sembra esaltante. Ma tengo a precisare che queste sono solo personalissime speculazioni filosofiche, di fatto non so se sia possibile essere assunto direttamente con un profilo più alto, ab initio senza fare la gavetta del medico di prodotto.

In conclusione non mi sembrava che il gioco valesse la candela neanche minimamente, a meno che uno non sia motivatissimo ad intraprendere per qualche motivo (non economico, visto il compenso relativamente esiguo) la carriera aziendale, e questo implica inevitabilmente certe logiche di 'dover far colpo sui capi' (per fare un esempio già mi avevano detto di "vestire elegante perché dovevo far colpo sul direttore dell'azienda"), essere un una specie di 'venditore' prima che una figura professionale per cui siamo stati formati, dover apprendere da zero -dopo anni di studio medico la cui utilità per questo lavoro è molto discutibile- l'how to aziendale.

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6 Anni 9 Mesi fa #315448 da Uk85
Ciao MonicaT,
sono un medico specializzato in medicina d'urgenza, ho amato la medicina e l'attivita clinica ma ultimamente sto realizzando quanto difficile possa essere per noi medici avere una vita equilibrata. Da diverso tempo pertanto mi sto interrogando se veramente voglio proseguire in tale direzione o non mi senta piuttosto portato a fare un cambio radicale.
L'ipotesi della professione in ambito farmaceutico è qualcosa che sinceramente non avevo mai considerato, non mi era neanche stata presentata all'epoca dei miei studi come potenziale opzione, ma sempre di più mi rendo conto che, quando sento parlare colleghi che fanno tale attività, potrebbe piacermi. Tuttavia non è altrettanto facile, almeno per me, capire come entrarvi e quale tipo di iter seguire per farlo e farlo, come sempre ho cercato di fare il mio lavoro, nel migliore dei modi.
Ti sarei estremamente grato se potessi darmi qualche consiglio.

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