Quando il lavoro ? mal visto...

Il tempo si divide in tempo materiale (mangiare, dormire, ecc) + tempo libero + tempo per lo studio.Un minimo di tempo libero ci deve essere (che uno impiega come piu ritiene opportuno).Chi lavora divide il tempo per lo studio in due sotto -tempi (lavoro + studio).La mia critica era tutta in questo.

non ? questione di essere permalosa, non avevo capito il messaggio e volevo semplicemente capirlo..me la sono presa perch? la tua mi ? sembrata una risposta data con sufficienza...della serie se non capisci peggio per te...Del resto ? anche vero che le espressioni scritte possono essere interpretate in vari modi e posso aver frainteso.

Se vuoi proprio una spiegazione .....Quando tu dici "credo di averlo dimostrato parecchie volte...." fai una affermazione che denota una certa convinzione in te stessa (o in senso generale convinzione nei propri mezzi) che riflette una sottostante intelligenza (cio? le persone "intelligenti" in genere sono convinte di ci? che asseriscono o di ci? che possono ottenere)IIl fatto che tu sia una persona intelligente-convita (nel senso che ti ho detto) non implica automaticamente ( per derivazione divina) che tu sia un bravo professionista ( un bravo medico), per essere tale, per questa professione occorrono (secondo me, poi uno pensi quello che vuole), ore et ore et ore di studio (e se lavori secco, tutti i giorni parecchie ore, queste vengono giocoforza perse...) che ti danno la conoscenza.Tu non specifichi i mesi di lavoro (maggio--->settembre (5 mesi ? sono tanti)?, e le ore di lavoro, ma d\'estate se uno lavora non credo che abbia voglia o tempo di studiare.......Ps spero di aver reso l\'idea.Non era una critica o un offesa era un sintetizzare (e ribadire) in una frase il mio pensiero...e siccome l\'intervento precedente trattava della tua esperienza sei stata tirata dentro grazie anche alle tue affermazioni....Ciao.

si appunto..sono deduzioni tue personali...mi riferivo al fatto che in molte occasioni mi sono ritrovata a confrontarmi con persone pi? titolate di me in cui ho avuto la meglio nonostante il loro impiego a tempo pieno sia lo studio..NON mi ritengo assolutamente infallibile NE ho (per derivazione divina) la presunzione di dire che sar? una brava professionista , anche perch? ritengo che il primo principio per essere un buon medico sia l\'essere umile e avere la coscienza che c\'? sempre da imparare.nell\'ultima stagione ho lavorato dal giugno a settembre...la media era di dodici, tredici ore con picco di 16 ore a ferragosto e dato che i costi sono tanti si risparmiava sul personale togliando a tutti il giorno libero.....non sono mai riuscita a studiare d\'estate, non l\'ho mai detto...proprio per questo perdo la bellezza di due sessioni all\'anno e sono fuori corso.L\'unica certezza che ho per ora ? che mi siedo agli esami avendo studiato a lungo e con impegno...e il fatto che lavoro implica che ci metto pi? tempo degli altri non meno impegno o costanza.

Ciao a tutti! Nonostante faccia parte dei "privilegiati" (ho potuto contare sul sostegno economico -e non solo- della mia famiglia) mi schiero volentieri dalla parte degli studenti-lavoratori! Credo infatti che si debba guardare con profondo rispetto e ammirazione chi, davanti alla volont? di realizzare un sogno (o meglio, una vocazione) e all\'impossibilit? di poter contare su un sostegno economico, non si ferma a piangersi addosso o, peggio, cerca altre strade solo perch? pi? brevi, ma si piega le maniche per trovare una soluzione. Quest\'atteggiamento forse mette a disagio chi intuisce che, quando la strada si fa in salita, il panorama che si pu? scorgere in cima ? sicuramente dei pi? splendidi... E poi penso che il medico non sia chiamato a fare il "meccanico della salute" ma il conoscitore e l\'estimatore della vita. Chi con la vita deve farci i conti da presto avr? pi? da dare ai propri pazienti di chi ? vissuto per anni dentro ad una campana di vetro con i suoi libri...

Ognuno di noi studenti-lavoratori se potesse ne farebbe a meno di lavorare! Personalmente se potessi solo dedicarmi allo studio mi sentirei appagata all\'ennesima potenza, ma ci sono circostanze a cui per forza di cose nn ci si pu? sottrarre!NN posso contare su nessuno, solo sulle mie forze, sono io la forza lavoro e basta!Ma ne farei volentieri a meno,..ma purtroppo ho una casa e un\'economia domestica da mandare avanti da sola, se pur modesta,...rinunciando e sapendo addattarsi agli eventi,...! Sono felice di aver studiato prima di decidere di fare il medico in qualit? di infermiera, questa ? la mia risorsa,..anche se a 30 anni le esigenze rispetto a 20 cambiano,..ma si cerca di rimanere a testa bassa, nel limite del possibile,...!un caro saluto a tutti! E forza!