Età degli ammessi a medicina: bisogna essere per forza dei veterani?

Il test di quest'anno, secondo me, ha favorito molto chi proveniva da un corso di laurea scientifico, per due motivi:
1) la parte scientifica era un po' più difficile dello scorso anno: difficilmente un neodiplomato potrebbe andare sul sicuro su domande come quella sull'infarto.
2) la parte di CG mi sembrava un po' più dedicata al ragionamento, cosa che non favorisce né i neodiplomati né i neolaureati, mentre le domande di storia, letteratura, eccetera favoriscono in genere i neodiplomati, perchè hanno nozioni più fresche.
Detto questo, credo che ognuno abbia il diritto di tentare il test di medicina, a qualunque età. Ovviamente però bisogna considerare che uno di 50 anni, nel caso in cui venisse ammesso, diventerebbe medico dopo i 60 anni e toglierebbe un posto magari ad un giovane aspirante medico.

Il colloquio orale sarebbe ancor meno meritocratico delle crocette: le crocette potrebbero essere influenzate dalla fortuna, ma il colloquio consentirebbe di stilare una classifica in base alle parentele.

E' impossibile determinare la percentuale di fortuna/intelligenza/preparazione, perchè dipende da tantissimi fattori: se uno studente studia tutto il programma in modo mooolto approfondito, avrà meno bisogno della fortuna rispetto allo studente con una preparazione mediocre. Allo stesso modo uno studente con una preparazione mediocre ha bisogno di un po' di fortuna per essere ammesso, perchè spesso è una sola domanda a fare la differenza. Vi assicuro però che entrare solo per pura fortuna è altamente improbabile: se si va al test impreparati è impossibile totalizzare 50 punti, a meno che non si abbia la "fortuna" di riuscire a copiare o di avere un genitore all' interno dell' università.

Ad essere un neodiplomato la possibilità c'è sicuramente, ma di sicuro è minore di un candidato con un corso di studi universitari già concluso o almeno iniziato.

Ad essere un neodiplomato la possibilità c'è sicuramente, ma di sicuro è minore di un candidato con un corso di studi universitari già concluso o almeno iniziato.

esatto è tutto relativo non possiamo fare stime

Ma no, il mio discorso è partito dall'osservazione delle graduatorie, ho fatto delle stime sull'età

si si tanto stiamo solo scambiando delle idee..cmq per tirare conclusione dovremmo avere una statistica globale

Chi è Mario

da quanto ne sappiamo è il fidanzato di Carol . Ha studiato medicina, anche se il suo sogno era fare il calciatore. Purtroppo è scomparso improvvisamente, o almeno io son stato fuori città d'estate e non ho seguito le vicende del forum.

Non è un'ingiustizia, hai ragione. Ma penso che sia più semplice per te, quasi medico, rispondere a domande di biologia o chimica, che per me, studente neodiplomato super volenteroso.

Potrebbe essere una mossa economica a lungo raggio. Se fanno entrare i più vecchi (favorendoli con domande più dettagliate, scientifiche ect) in futuro ci saranno meno pensionati da pagare.

Inoltre dal punto di vista sociale, per gli anni a venire, far entrare uno che prova per la terza volta il test (e che quindi dimostra determinazione nel suo "sogno") è meglio di far entrare lo studente fresco di diploma che rinuncerà agli studi dopo uno o due anni, (non credere sia raro) e che quindi lascerà un posto da dottore vacante quando servirà allo stato (che quindi ne dovrà importare spendendo soldi). Sono solo ipotesi comunque