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TEST D'INGRESSO A MEDICINA:COME MAI COSì DIFFICILE E COS' TANTE RICHIESTE'

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11 Anni 8 Mesi fa #269144 da

mimzy, 'sta a rosicà perchè ha 40 ed è >>vecchia.


Mi hai scoperta. E io che pensavo di essermi nascosta bene. :-\


lo sai potrei risponderti seriamente ma non ne vali la pena. Offese alla famiglia??? mai fatte e mai lo farò, la famiglia è sacra per me. Comunque secondo me stai davvero a rosicà. Full Stop. più rispondi e più sei prolissa, sei diventata logorroica e quindi nevrastenica, fatti vedere da un tuo futuro collega , ma bravo però.


In verità quello che sta infrangendo a raffica tutte le regole della netiquette e del vivere civile sei solo tu, sei tu quello che pare rosicare (perché ti scaldi non appena ti si dice che il test era fattibile...quindi rosichiamo e siamo tutto ciò che hai detto anche io e verduz, correct? ;)), sei tu quello che non porta argomentazioni a parte insulti (e pertanto sembra un isterico in preda al delirio di onnipotenza), e infine sei tu quello a cui non vale la pena rispondere. Detto questo, butto via ugualmente una replica perché magari il tuo atteggiamento da "leone da monitor" (ti vorrei vedere dal vivo, perché no davanti a un prof che ti dice ben di peggio, te ne capiteranno all'uni! :sarcastic:) è dovuto all'evidente immaturità e incapacità di confrontarsi. Per me si chiude qui, chiedo scusa a Cyanide ma ritengo che ai 18enni di oggi si dica troppo poco spesso "questa cosa non la puoi fare", e questo è il risultato. :)

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11 Anni 8 Mesi fa #269145 da

Dov'è finito DrHP? Non può mancare ora che il suo bi-sogno :sarcastic: erotico è qui! _8-


Oh insomma, se ho poco lavoro e posto non va bene, se ho molto lavoro e non posto non va bene, decidetevi  :)


Per me va bene se posti molto, ma non vorrei certo augurarmi che tu abbia poco lavoro... :sarcastic:

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11 Anni 8 Mesi fa #269155 da

Simenon. Un numero chiuso con soglia minima - soglia minima che immagino diventerebbe molto bassa, se dovessimo eliminare solo le persone giudicate non in grado di arrivare in fondo per limiti di QI... - sarebbe ingestibile esattamente quanto l'assenza di numero chiuso. Pensaci bene: se le persone che scarti non sono in grado di seguire medicina, tanto vale farle iscrivere lo stesso, e che poi se ne vadano da sole...per definizione non giungerebbero fino ai tirocini degli anni superiori, quindi non arriverebbero a dare fastidio nel momento in cui occorre essere pochi. Però tutti gli altri che faresti iscrivere ci arriverebbero, e dove li metti?

Altro problema, che fa il paio con quello che sollevi osservando che 43 non è molto diverso da 42 o 40...dove metti il limite tra chi ce la fa e chi non riesce? Se lo metti a 20, chi fa 19 non ha che da rinfacciarti la tua osservazione sul 43 e il 42 e così via. E poi diciamocelo, è abbastanza difficile non riuscire dopo un po' di studio a fare almeno 20 - o qualunque punteggio decidi come minimo - quindi con la tua idea scoraggeresti ben poche persone.


E' la stessa cosa che dico io, è stupido decidere chi possa e chi no in base ad un punteggio al di là di tutto.

Secondo me comunque tutti coloro che sono in grado di laurearsi in medicina hanno il diritto di provarci e di riuscirci. Per me il test l'ho già detto dovrebbe solo eliminare lo spreco e la perdita di tempo a quelle persone che ci provano ma che comunque non ci riuscirebbero. Per il resto dove sta scritto che solo perché il mercato è già saturo io non possa diventare un medico quando ne ho la possibilià? Tutti i mestieri oggi sono perlopiù sovrasaturi e non è detto che sia un male che lo diventi anche quello del medico. Se non riuscirò a trovare lavoro sarà un problema mio o di chi suo malgardo lo perderà al posto mio. Solo i migliori medici troveranno lavoro e succederà come succede oggi per qualsiasi altra laurea o lavoro. Un motivo per cui tante persone provano medicina è comunque la prospettiva di lavoro. Bhe rendi questa prospettiva meno rosea e la difficoltà di laurearsi ancora maggiori e vedrai che saranno parecchie le persone che non tenteranno proprio. L'unico metodo di selezione accettabile sarebbe secondo me alzare il livello di difficoltà di laurearsi, si potrebbe tornare ai vecchi esami unificati di Anatomia ecc. oppure introdurre nuove materie più difficili. L'Italia si ritroverebbe così ad avere pochi medici e allo stesso tempo i migliori nel campo.


Non concordo sul principio "porte aperte a tutti", principalmente perché si creano delle aspettative destinate a infrangersi miseramente - hai un bel dire a mente fredda che in un mercato saturo di medici chi si laurea male e in 15 anni lo avrà fatto con le sole aspirazioni di cultura/soddisfazione personale, ma non sarà mai così, e la nostra società ha già fin troppe cause di stress senza aggiungerci anche questo genere di frustrazione - ma non è quello il problema. Il problema è molto più pratico: come organizzi i tirocini di tutta 'sta gente? E soprattutto, com'è fatto un test in grado di discriminare chi "gna fa" da chi con le unghie e con i denti prima o poi arriva in porto? 0.(

Per quanto riguarda le difficoltà in corso di studi...boh...ti dirò, Hakurei - mi permetto di raccontarlo, poi se ha tempo e voglia di ripassare di qua può confermare anche lei - ha fatto l'uni proprio nel periodo "intermedio" in cui si introducevano i test di ingresso ma non li si riteneva abbastanza selettivi - erano test a soglia minima e non a numero chiuso, simili per concetto a quelli che introdurresti tu e, siccome la gente dalle superiori usciva preparata, li passavano comunque in tanti. Allora si erano inventati questa cosa degli esami del 1o anno appositamente impossibili da passare, del tipo che gente che poi avrebbe avuto vagonate di 30 e lode prendeva 19, 21 e voti simili. Per rendere il tutto formalmente ininfluente sulla media dei poveri cristi, la media si faceva su tutti gli esami meno quelli. Però dovevi ovviamente passarli lo stesso, così al 2o anno si ritrovavano con molta meno gente. A me onestamente non sembra un gran metodo, ma piuttosto un metodo vigliacco... :dash:

Concordo invece sul fatto che le lauree dovrebbero ritornare difficili, globalmente. Ora come ora sono diventate i diplomi di ieri (per non citare i corsi di laurea LOL in materie inutili, quelli che sono ribattezzati tecnologia delle merendine, scienze del bicchiere o altri nomi assurdi per rendere l'idea).

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11 Anni 8 Mesi fa #269156 da

@Elisa: è ovvio che non voglio che mi sia detto che non sono stupida o che sono stata sfortunata o altro  ;)  come è ovvio che adesso, avendo un anno di tempo, preparerò anche le altre materie. Quello che volevo far capire è che secondo me il test non è difficile a priori, ma lo è relativamente e per fattori esterni (vedi ansia o altro...), per cui nemmeno si può dire "il test è fattibilissimo". (E poi, sto cercando di far capire che non mi sono buttata solo su Biologia, e alla fine tre punticini me li sono presi pure dalla parte di matematica e fisica,purtroppo non sono bastati. SO benissimo che se fossi stata un secondo più lucida non avrei fatto degli errori stupidi e non voglio assolutamente dare la colpa ad altro, però un pizzico di fortuna serve sempre in questi casi, e diciamo che non ne ho avuta...)
Per il resto della discussione, sono d'accordo sul fatto che la scuola non dia un metodo buono, ma anche qui è relativo. Per esempio i miei professori non volevano assolutamente cose imparate a memoria e per cinque anni ci hanno ripetuto non so quante volte di capire quello che facevamo... ma il messaggio non è stato colto da tutti. Secondo me non sono i professori a pretendere poco, ma i ragazzi a fare pochissimo e a non essere per niente motivati, perché secondo me le scuole bocciano poco. Se c'è una cosa che la scuola può fare non è preparare le persone ai test, ma fare già una selezione più dura di chi arriva agli ultimi anni... poi non so come funziona da voi.


P.S.: Elisa, è ovvio che ho usato le mie conoscenze classiche il giorno del test  :) però ecco, per questo dico che serve un po' di fortuna: sarei stata contentissima se mi fosse stato dato il test dell'anno scorso, dove tra la cultura generale c'erano un sacco di domande che sapevo... e per questo dico che la difficoltà del test è relativa!


Se la mettiamo così posso concordare...è chiaro che, tra i fattori che influenzano il risultato di un esame, esisterà sempre anche una componente dovuta al caso. E' come dire, mi presento allo scritto e trovo un esercizio simile a quello che ho fatto ieri...che fortuna! -gomma: Oppure al contrario, ci trovo l'unico argomento che non ho ripassato, che sfiga! :sarcastic: Ma se questo basta a NON farti passare, significa che già di tuo ti collocavi sul confine tra la sufficienza e l'insufficienza. Stesso discorso per l'ansia: alla soglia dei 20 anni dovreste essere in grado di gestirla, magari non con la calma olimpica di chi ha già 2 lauree e molta più esperienza, ma almeno quel tanto che basta a non farvi evaporare la testa...diversamente, per quanto sembri spietato dirlo, c'è un problema che va affrontato e che comunque si ripresenterebbe al primo esame universitario, e credimi, è molto più mortificante fare scena muta a un orale davanti al prof! :skifus: 0.(

Posso confermare che la scuola superiore non seleziona, ho letto tesi di laurea in cui dovevo correggere più errori di Italiano che inaccuratezze scientifiche. Però, ora inizio a pensare anche che ci sia un ulteriore effetto collaterale: le persone valide non sono messe abbastanza alla prova e, davanti a una situazione in cui si giocano qualcosa di importante, si impanicano perché è la prima volta che affrontano un momento del genere.

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11 Anni 8 Mesi fa #269172 da Faber94
E se aprire le porte a tutti fosse un metodo per ridurre il numero di futuri medici, abbassare il numero di immatricolandi ed aumentare il livello di difficoltà di laurea? In questo momento secondo me gli studenti di medicina (che quindi hanno passato il test) dovrebbero ritenersi fortunati, io stesso mi ritengo tale nel sapere che l'anno prossimo non ci saranno 20000 nuove matricole al I anno, tutti pronti a sorpassarmi qualora finissi con il laurearmi in 7 anni. Si creerebbe altrimenti una lotta pazzesca per la sopravvivenza per laurearsi in 6 anni con il massimo dei voti, diventerà appunto inutile laurearsi male e in 15 anni, e dopo un pò la gente capirà che se davvero non sei un mezzo genio o comunque disposto ad ammazzarti sul libro è inutile proprio che ti iscrivi o se lo fai sarà solo per cultura/soddisfazione perché di lavoro comunque non ne troverai. L'unico metodo (giusto secondo me) sarebbe perciò rendere le persone consapevoli della propria "incapacità" in modo tale che non si pone proprio il problema di troppi immatricolandi perché nessuno vuole perdere 1-2 anni in una facoltà che non fa per lui. A tutto ciò naturalmente si accompagna bene una crescente difficoltà nel laurearsi.

Comunque se non sbaglio i tirocini non iniziano dopo il III anno?

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11 Anni 8 Mesi fa #269173 da Hakurei

Anche se, mi rendo conto che resta comunque una grande stupidaggine giudicare idoneo chi ha fatto chessò 43 e non chi ha fatto 42-41-40-39, perchè per 3-4 punti parliamoci chiaro si tratta semplicemente di fortuna, quindi, bisogna pur considerare che resta comunque difficile se non impossibile fare un test dove si riesca realmente a valutare le proprietà di una persona!!

comunque, venuta meno biologia, su cosa mi buttavo? E' vero, di cultura generale ci sono 40 domande, ma questa sezione va molto a fortuna, troppo. Dipende così tanto dalla fortuna che ti ho detto, con altre tre risposte esatte sarei dentro adesso.


Continuo a non comprendere i riferimenti alla fortuna simili a quelli che ho quotato.
Fortuna, come ha detto Elisa, è trovare una domanda sull'argomento che stavi leggendo in metropolitana mentre andavi al test. Quello a cui alludete voi è una caratteristica intrinseca di qualsiasi esame, inteso anche in senso lato come prova nella vita. Non è possibile pensare di essere sempre preparati al 100%, esistono gi imprevisti e addirittura le fregature e bisogna essere capaci di cavarsela quando te li trovi davanti. Quindi sta bene rimanere interdetti davanti a qualcosa che non ci si aspettava, ma poi è necessario reagire e cercare di fare quello che si può, altrimenti ci si mangia le mani dopo.
Quoto anche con approvazione totale l'utente (sorry, non ricordo il nick) che faceva notare che con un test più facile si alzerebbero i punteggi di tutti e perciò un candidato più preparato (o più freddo, se ritenete che sia questo a fare la differenza) di voi resterebbe comunque davanti a voi, presumibilmente. Le domande fattibili senza preparazione specifica che il medesimo utente ha elencato sono poi un eccellente esempio di come la fortuna non sia il fattore determinante, almeno per gran parte del test. Per poche domande può essere invece, come può capitare l'errore umano o di distrazione (io ne ho fatti due, tre se contiamo una domanda a cui non ho risposto perché avevo inteso male, anzi proprio frainteso, il testo).

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