E' UFFICIALE: TEST DI MEDICINA A LUGLIO NELLE UNIV. STATALI!

Io ho fatto un esame di biologia nel mio corso di Farmacia, che è lo stesso che avrei fatto se fossi entrata a medicina in quell'ateneo, tanto più che la prof è la stessa; ho preso 30 e lode, perchè ho studiato e mi sono impegnata.
L'anno scorso non sono entrata e riconosco quali sono stati i miei punti deboli: ho avuto poca freddezza, e mi sono lasciata prendere dal panico quando ho cominciato a capire che non sapevo rispondere a tutte le domande. Di questo sono consapevole, e non vedo l'ora che sopraggiunga luglio per rifare quel test e dimostrare a me stessa che sono in grado di superarlo.
I quesiti che compaiono nel test servono a testare la capacità di ragionare con tempestività e in maniera efficace in un momento (supponiamo) di tensione, come dovrà fare un futuro medico, questo è chiaro. Io ho avuto una performance che mi ha deluso, ma mi sto impegnando e sto studiando per raggiungere il mio obiettivo. Questo significa che non sono in grado di diventare un'ottima studentessa di medicina?
Può succedere che una prova possa andare male, e non me la sento di dire che quelle capacità innate che ci rendono inclini a intraprendere un determinato tipo di studi invece che un altro (su questo sono d'accordo con Mattia Busana) siano individuabili in un test (che ha la sua ragion d'essere) paragonabile ad un'esame che può andare bene, come può andare male. Forse anche la caparbietà e la determinazione sono qualità (innate, se vogliamo) indispensabili per diventare un medico; ci vogliono le palle a capire quali sono le proprie debolezze e mettersi sotto per migliorare davvero; e non pensiamo che tutti gli studenti di medicina, che hanno dimostrato di possedere lucidità e abilità nel test con un punteggio relativamente alto, siano bravi studenti di medicina.
Poi, se parliamo di persone che dopo 3 o 4 anni sono ancora alle prese col test, allora sono d'accordo, c'è qualcosa che non va. Se affermano di aver dedicato anni alla preparazione per un test (che non dimentichiamo, è predisposto per ragazzi appena usciti dalla scuola superiore), allora c'è da preoccuparsi sulla loro concezione di studio.

Vedete che alla fine mi date ragione?
Attenzione bisogna ben distinguere nel discorso: essere idonei al test, essere idonei ad essere studenti di medicina e essere idonei a essere medici sono cose totalmente diverse (purtroppo).
L'utopia sarebbe avere un test che serve a selezionare chi ha l'inclinazione, la predisposizione per fare il medico e il corso di laurea dovrebbe essere sullo stessa lunghezza d'onda. Invece il test seleziona nel modo sbagliato, la facoltà seleziona soprattutto quello che impara tutto a memoria tutta teoria poca pratica...in questo modo il nostro modo di formare i medici parte da basi decisamente sbagliate. E' qui che dovrebbe lavorare il Ministero...

Ovviamente son d'accordo con la questione delle persone che si impegnano ogni anno sempre meglio e non superano il test.. in quel caso bisogna fare un'attenta analisi, prima di arrivare alla conclusione che non si è portati per quel test..

6 esami dati in Farmacia, 5 30 ed 1 30 e lode eppure è la seconda volta che non riesco a passare il test,  a che conclusione dovrei arrivare scusa? Mi sto impegnando così tanto in una facoltà che non mi piace, figurati come potrei sentirmi a frequentare Medicina.

Conosco ragazzi che sono entrati al terzo tentativo (difficoltà attitudinale al test ??) e che, oggi, hanno recuperato i tre anni persi rispetto a colleghi che sono passati a prima botta tre anni prima(di culo ??) con tutti 30 (rispetto ai 18 ed alle bocciature dei "geni" del test). Come vedete è tutto opinabile.

Ovviamente son d'accordo con la questione delle persone che si impegnano ogni anno sempre meglio e non superano il test.. in quel caso bisogna fare un'attenta analisi, prima di arrivare alla conclusione che non si è portati per quel test..

6 esami dati in Farmacia, 5 30 ed 1 30 e lode eppure è la seconda volta che non riesco a passare il test,  a che conclusione dovrei arrivare scusa? Mi sto impegnando così tanto in una facoltà che non mi piace, figurati come potrei sentirmi a frequentare Medicina.

La conclusione è più semplice di quello che si pensa.
Conosco persone laureate in Biologia, Farmacia, Veterinaria, che non sono riuscite a passare il test, pur avendolo provato ogni singolo anno del loro percorso di studi.
Ma se riesco a dare esami come "biologia molecolare" , "farmacologia" , "biochimica" al livello delle facoltà sopra citate, come posso NON riuscire a superare un test preparato per studenti di scuola superiore?

La verità cari miei, è che il test è strutturato male.
Chi riesce a passarlo, deve il 5O% del suo successo alla Dea bendata.
Ammettiamolo una volta per tutte, e facciamola finita di esaltare questa abilità innata della figura del medico, come se il test fosse stato stabilito da qualche entità superiore per il bene della nostra umanità.

Audaces fortuna iuvat :drinks:
Quando hanno intenzione di farci sapere qualcosaaa? :suicide:

La verità cari miei, è che il test è strutturato male.

Beh, sicuramente potrebbe essere migliorato.

Chi riesce a passarlo, deve il 5O% del suo successo alla Dea bendata.

Insomma, possiamo parlare di fortuna per quelle domande di cultura che o le sai, o non le sai. Se ti capita la domanda barbosa di storia sfigatissima che che ti chiede la data e il giorno dell'evento X, puoi saperla o non saperla. Però se dopo anni, uno non riesce a totalizzare un punteggio decente nella parte scientifica io mi farei qualche domanda. Con 3, 4 o 5 anni passati a studiare per un test sei riuscito a farti il programma di biologia da un volume coi controcavoli da sapere tutto, devi saper risolvere in poco tempo i quesiti di chimica, fisica e matematica, perchè 3 anni sono sufficienti per riuscire a studiare tutto quello che ti serve, e anche ad acquisire un certo grado di competenza che ti permette di andarci liscio come l'olio in caso di domanda inaspettata e/o approfondita.