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EMENDAMENTO ART 20 - IL "BONUS" TORNA!

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10 Anni 6 Mesi fa #293966 da Careggi
Ecco l'articolo

A voi l'interpretazione.... :dry:


La Repubblica.it


Torna il bonus maturità: chi lo ha può iscriversi all'Università anche in ritardo
Alla Camera la maggioranza cerca di sanare il pasticcio creato sia dal meccanismo del bonus che dalla sua abolizione durante lo svolgimento degli esami: ci si potrà immatricolare alla facoltà a numero chiuso in sovrannumero o scegliere di farlo anche l'anno prossimo
di SALVO INTRAVAIA

25 ottobre 2013
La Camera ripesca e ammette a Medicina le "vittime" del bonus-maturità. Ma gli studenti chiedono al governo di abolire il numero chiuso in tutte le facoltà italiane. Questa mattina, la commissione Cultura di Montecitorio - che sta discutendo le proposte di modifica al decreto-scuola varato dal Consiglio dei ministri lo scorso 9 settembre - ha approvato il cosiddetto decreto Galan, che ammette in sovrannumero coloro che sono stati esclusi dal test di Medicina - e dalle altre facoltà a numero programmato nazionale: Odontoiatria, Veterinaria, Architettura e Professioni sanitarie - ma che, se il bonus-maturità non fosse stato cancellato durante la prova, ce l'avrebbero fatta. Il governo, in questo modo, intende sanare un'ingiustizia derivante dal cambio di regole a partita in corso.

La questione del bonus-maturità, introdotto dall'ex ministro Francesco Profumo, è come una telenovela. Lo scorso mese di aprile, l'allora ministro dell'Istruzione varò il bonus-maturità che doveva premiare gli studenti più meritevoli in vista dell'accesso a Medicina e alle altre facoltà a numero chiuso nazionale. Ma il meccanismo era tale che, a parità di punteggio nel diploma, avrebbe dato bonus completamente diversi - da zero a dieci punti - da scuola a scuola. Poi, subentrò il governo Letta e il ministro Maria Chiara Carrozza modificò il meccanismo di attribuzione del bonus. Ma le disparità tra alunni, questa volta anche della stessa scuola, non sarebbero cessate. Così, lo scorso 9 settembre, proprio mentre 80mila studenti erano impegnati a svolgere il quizzone per accedere a Medicina, il governo comunicava che il bonus veniva cancellato.

E, questa volta, furono coloro che contavano nel vantaggio del bonus a protestare. La mattina del 9 settembre, alcuni studenti entravano in aula con 10 punti di bonus da sommare all'esito del test e uscivano con zero punti: cambio di regole a partita in corso. Sulla questione, nei giorni scorsi le diverse anime della maggioranza avevano raggiunto un accordo politico. Perché, oltre all'emendamento del relatore Giancarlo Galan (Pdl), era stato presentato anche un emendamento analogo da parte di un gruppo di deputati del Pdl e uno da parte di sei deputati del Pd. Che questa mattina hanno dato luogo ad un unico emendamento approvato dalla commissione. Adesso, coloro che sono rimasti fuori a causa della cancellazione del bonus potranno immatricolarsi a Medicina.

Quanti, nel frattempo, si fossero invece iscritti in altre facoltà avranno l'opportunità di iscriversi l'anno prossimo (nel 2014/2015) a Medicina col riconoscimento dei crediti relativi alle materie congrue alla facoltà dalla quale sono stati esclusi. In altre parole, se un ragazzo estromesso da Medicina per effetto del bonus si è già iscritto a Biologia e nel corso di quest'anno supererà un certo numero di esami - corrispondenti ad un certo numero di crediti - potrà iscriversi l'anno prossimo a Medicina portandosi in dote i crediti delle materie comuni tra Biologia e Medicina.

Ma gli studenti non ci stanno. "Il risultato finale di questa lunga discussione parlamentare - dichiara Alberto Campailla, portavoce nazionale di Link - Coordinamento universitario - conferma il fallimento totale del sistema del numero chiuso, testimoniato dall'ennesima soluzione di compromesso con cui il governo prova a porre rimedio al pasticcio legislativo creatosi dopo l'abolizione del bonus-maturità durante lo svolgimento dei test". "Link - continua Campailla - continuerà ad opporsi a tutte le barriere poste all'acceso ai saperi in particolare verso la definitiva conversione in legge al Senato e nelle mobilitazioni studentesche a partire dal 15 novembre in cui migliaia di studenti, precari e giovani scenderanno in piazza per rivendicare un futuro migliore che parta anche dalla possibilità di scegliere il proprio percorso di studi ed il proprio lavoro". "La verità - aggiunge Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell'Unione degli studenti - è che si tratta di una prova viziata e che l'emendamento non basta a riparare a tutti i danni fatti; sono migliaia, infatti, gli studenti che consci di non avere il bonus non hanno svolto il test come potevano e dovevano". "L'approvazione di questo emendamento - concludono dall'Udu - è il segnale palese che il sistema del numero chiuso non funziona più: ciò significa che la soluzione delineata per l'anno in corso non è sufficiente, è infatti un semplice palliativo fatto solo per evitare la pronuncia del Tar del Lazio sui nostri ricorsi".

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10 Anni 6 Mesi fa #293967 da giovanni g.
Ammettendo che venga covertito tale decreto non comprendo a cosa potró avere diritto , vi spiego la mia soluzione il 19 settembre mi sono immatricolato a biologia molecolare a padova alla graduatoria del 30 risultavo fine posti dunque non avente diritto di un posto il 7 settembre sono stato prenotato ad odontoiatria sassari ora in quanto prenotato post graduatoria del 30 e avente punteggio +bonus idoneo ad entrare nella mia prima scelta ho diritto ad immatricolarmi in sovrannumero per l'anno 2013/2014 o posso continuare il mio percorso di studi in biologia per immatricolarmi il 2014/2015 oppure solo immatricolandomi a sassari potrei usufruire della successiva immatricolazione in sovrannumero nella mia prima scelta per il 2014/2015 ? Qualcuno mi llumini xD in breve non comprendo gli attualmente prenotati post graduatoria del 30 a cosa hanno diritto xD

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10 Anni 6 Mesi fa #293968 da Careggi
e questa e la "nuova versione" del Corriere della Sera.


Ribadisco che L'ANSA tace!...pura saggezza!



Bonus per i test di Medicina
Saranno riammessi 2000 studenti
Dimissioni a sorpresa del relatore Galan (Pdl) : «Non posso più accettare che le uniche coperture vengano rinvenute con nuove tasse». Ora il cammino in Aula appare in salita


È in arrivo la sanatoria per gli aspiranti studenti di medicina esclusi dal bonus maturità. I circa duemila ragazzi che avrebbero potuto superare il test di ammissione alle facoltà a numero chiuso (medicina ma anche architettura e professioni sanitarie) se avessero potuto contare sul punteggio aggiuntivo della maturità, ora dovrebbero rientrare in carreggiata: in base ad una soluzione trovata dai partiti di maggioranza in commissione cultura alla Camera, potranno essere iscritti in sovrannumero nei corsi universitari, anche se l’anno accademico è già iniziato. Il presidente della commissione Cultura, Giancarlo Galan, dopo aver parlato di «grande risultato», ha annunciato però in serata, via Facebook, di essersi dimesso da relatore del decreto scuola. «Non posso più accettare che le uniche coperture ai decreti vengano rinvenute con nuove tasse», ha spiegato precisando che non farà saltare l’intesa raggiunta in Commissione, «per rispetto ai ragazzi che aspettavano la reintroduzione di un diritto che gli avevano negato per errore». Ma a questo punto il cammino in Aula appare in salita.

RIAPRIRE LE GRADUATORIE - «Sarà un lavoro un po’ complicato – ha spiegato Simona Flavia Malpezzi, deputata Pd che ha lavorato tutta la notte al compromesso– perché bisognerà riaprire le graduatorie e assegnare a tutti i ragazzi il voto di maturità, che invece non era stato considerato perché il bonus era stato cancellato dal decreto del ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza. Ma così chi si è visto cambiare le regole in corsa, avrà giustizia». Una volta riformulate le graduatorie, i ragazzi che con il punteggio del test più il bonus maturità risulteranno ammessi, potranno scegliere il corso a cui iscriversi in sovrannumero: la scelta dovrà avvenire proprio come è successo per i loro colleghi, ovvero potranno accedere ad una delle tre facoltà indicate in ordine di preferenza nella domanda in base al punteggio ottenuto (i più bravi hanno la prima scelta, gli altri si accontentano della seconda o della terza) e in base ai posti disponibili in ogni ateneo. Secondo le stime della commissione, si tratterà comunque di non più di 2000 ragazzi, che potranno scegliere se iscriversi subito, oppure aspettare l’anno prossimo: è il caso ad esempio di studenti che hanno ripiegato su altre facoltà, come biologia, e che potrebbero decidere di sostenere gli esami per farseli poi convalidare a medicina l’anno successivo, ma senza sostenere nuovamente il test di ammissione. Ma c’è un altro aspetto che l’emendamento al decreto scuola contempla: e cioè la possibilità anche per gli studenti che hanno dovuto accontentarsi della seconda scelta di cambiare, se lo vogliono. Un esempio per capire la questione: lo studente A ha espresso preferenza, nella domanda di ammissione al test, per la facoltà di Roma, in second’ordine per Torino e infine per Milano. Nella graduatoria è risultato in posizione intermedia, per cui i posti disponibili a Roma sono stati conquistati dai ragazzi con punteggio più alto e lui ha dovuto «accontentarsi» della seconda scelta, Torino. Con la riassegnazione del bonus maturità si ritrova nella condizione di vedersi accreditato un nuovo punteggio che gli permette invece di scegliere proprio la prima opzione, cioè Roma. Se vorrà, potrà trasferirsi, anche subito, ad anno accademico iniziato, nella facoltà della capitale, sempre in sovrannumero. Se invece preferirà finire l’anno nella facoltà che ha già intrapreso, potrà iscriversi a Roma l’anno prossimo, senza sostenere alcun test.

LE DIMISSIONI A SORPRESA DI GALAN - Con le dimissioni di Galan si è spezzata al novantesimo minuto l’alleanza tra Pd e Pdl in commissione cultura per il via libera al decreto scuola: non è stato trovato l’accordo sulla copertura economica del decreto. Il presidente della VII commissione,dopo dieci giorni di sedute infuocate, ha gettato la spugna e annunciato le sue dimissioni da relatore. «Un atto -ha scritto sulla sua pagina di Facebook il pidiellino Giancarlo Galan- dovuto solo ed esclusivamente alla mia coscienza politica». La ragione? «Non posso più accettare che le uniche coperture ai decreti vengano rinvenute con nuove tasse», ha spiega to Galan, sottolineando che «meno Stato, meno tasse» non è per lui solo uno slogan politico, ma «una battaglia» che non ha «intenzione di abbandonare». La discussione del decreto scuola e dei quasi 400 emendamenti era arrivata quasi alla fine, visto che il provvedimento era atteso in aula per lunedì prossimo e tutti i nodi più spinosi erano stati superati con un discreto accordo tra i principali partiti di maggioranza. Ma nel pomeriggio, quando la commissione si è trovata di fronte all’ultima tranche, quella sulle coperture finanziarie, c’è stato il colpo di scena. Il decreto prevede infatti che le coperture vengano rinvenute con una nuova accisa, la tassazione su birra e alcolici. I deputati si erano sbizzarriti con gli emendamenti a cercare soluzioni alternative, ma che andavano tutte più o meno nella stessa direzione: restrizioni delle agevolazioni fiscali, aumenti di aliquote, persino tasse sulle bevande gassate. Il Pdl dal canto suo aveva proposto di far pagare l’IVA non più agevolata alle Poste sui prodotti postali, che invece i privati pagano per intero. Ma «la sinistra non ha accettato». Ed è stato proprio questo rifiuto a far scattare la decisione del relatore del decreto di mollare. Adesso cosa succede? Il potere che ha Galan è enorme, potrebbe «forzare la mano e far cadere tutti gli emendamenti che sono già stati votati», ha ricordato lo stesso presidente. Ma non lo farà, «per rispetto del lavoro della commissione e soprattutto per rispetto ai ragazzi che aspettavano la reintroduzione di un diritto che gli avevano negato per errore, il bonus maturità». Lo strappo però si è consumato: «Sono fedele ad un progetto e sono qua per rappresentarlo: sono fedele ad un progetto e sono qua per rappresentarlo», ha insistito Galan. Il rischio che si profila è che alla Camera lo scontro possa accendersi, arenando il decreto e tutte le sue potenziali novità.

CAMBIANO LE SPECIALIZZAZIONI - Dal primo gennaio 2014 tutte le specializzazioni in medicina dovranno durare di meno: è quanto stabilisce un emendamento, appena approvato dalla commissione cultura alla Camera, al decreto scuola. Gli anni di specialità in medicina in Italia sono attualmente i più lunghi d’Europa: uno svantaggio per tutti i futuri specializzati, che arrivano più tardi sul mercato del lavoro internazionale, ma anche per le casse dello Stato, che fa fatica a coprire tutte le borse di studio necessarie. Per capirci, in Italia ci vogliono 13 anni per diventare chirurgo, mentre nel resto dell’Europa ne bastano tre in meno; servono cinque anni per diventare oculista, mentre nella media dei Paesi Ue ne bastano 3; per diventare otorino laringoiatra stessa storia, cinque anni anziché tre. «Da noi la formazione è stata prolungata in maniera abnorme più per necessità didattiche che lavorative - spiega Filippo Crimi (Pd), primo firmatario dell’emendamento - In Europa la formazione è un continuum che procede anche dopo la specializzazione». Di quanto saranno ridotte le specialità? Lo stabiliranno i tecnici del ministero, valutando i parametri europei. In media, comunque, ogni specialità sarà ridotta almeno di un anno: in certi casi, invece, non ci sarà alcun ritocco, perché il percorso è già adeguato (oncologia medica è di cinque anni come Oltralpe). La modifica sarà subito valida per gli specializzandi di primo e secondo anno, mentre per quelli che sono già avanti con il percorso (dal terzo anno in poi) le cose non cambieranno.

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10 Anni 6 Mesi fa #293969 da SkyT93

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10 Anni 6 Mesi fa #293970 da giovanni g.

giovanni g. ha scritto: Ammettendo che venga covertito tale decreto non comprendo a cosa potró avere diritto , vi spiego la mia soluzione il 19 settembre mi sono immatricolato a biologia molecolare a padova alla graduatoria del 30 risultavo fine posti dunque non avente diritto di un posto il 7 settembre sono stato prenotato ad odontoiatria sassari ora in quanto prenotato post graduatoria del 30 e avente punteggio +bonus idoneo ad entrare nella mia prima scelta ho diritto ad immatricolarmi in sovrannumero per l'anno 2013/2014 o posso continuare il mio percorso di studi in biologia per immatricolarmi il 2014/2015 oppure solo immatricolandomi a sassari potrei usufruire della successiva immatricolazione in sovrannumero nella mia prima scelta per il 2014/2015 ? Qualcuno mi llumini xD in breve non comprendo gli attualmente prenotati post graduatoria del 30 a cosa hanno diritto xD

altra cosa che non comprendo nel caso risultassi rinunciatario poi avrei diritto ad essere immatricolato il 2014/2015
?

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10 Anni 6 Mesi fa #293972 da Careggi

SkyT93 ha scritto: Anche l'Ansa ha scritto il suo articolo.
www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca...aturita_9521767.html



Si è vero hanno messo 8 righe alle 19:38 :blink:

Aspetto lo svolgimento degli eventi. Aspetto di vedere il decreto in nero su bianco

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