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EMENDAMENTO ART 20 - IL "BONUS" TORNA!

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10 Anni 6 Mesi fa #294390 da Careggi
CORRIERE DELLA SERA

ORA IL PASSAGGIO IN SENATO. IL DECRETO VA CONVERTITO ENTRO L’11 NOVEMBRE
La Camera approva il Dl Istruzione
Il ministro Carrozza: «Dopo anni di tagli, finalmente si ricomincia a investire». Il voto: 195 favorevoli, 7 contrari


Via libera dell’aula della Camera in prima lettura al decreto Carrozza su istruzione, università e ricerca. La Camera ha approvato il decreto Istruzione con 195 voti favorevoli, sette i contrari. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato. Il decreto andrà convertito entro l’11 novembre. «Dopo anni di tanti tagli finalmente si ricomincia a investire e c’è una forte spinta da parte del Parlamento perché si investa di più», ha detto, subito dopo il via libera della Camera, il ministro Maria Chiara Carrozza sottolineando che manca ancora il passaggio al Senato. «È il primo passo importante. Non aver messo la fiducia ha consentito di sentire le opinioni di tutti», che a proposito del fatto di non aver messo la fiducia ha parlato di «scelta giusta, anche se ha comportato di discutere molte ore». «Credo - ha detto - che tutte le forze politiche abbiano mostrato interesse per il mondo della scuola. Alla fine si sono astenute anche le opposizioni e questo mi sembra un grande passo in avanti nell’interesse della scuola». «Ci sono stati - ha ammesso il ministro - un po’ di problemi sulle coperture anche con visioni diverse, ma in generale quello che è stato chiesto è un maggiore investimento nella scuola, quindi non c’era di principio una contrarietà a quello che si proponeva in questo decreto, ma la voglia di fare di più».

I PROVVEDIMENTI - Tra i provvedimenti approvati, un piano triennale 2014-2016 per l’assunzione a tempo indeterminato del personale della scuola, la rideterminazione della dotazione organica dei docenti di sostegno, risorse per andare incontro alle esigenze di trasporto degli studenti delle scuole medie e superiori. Durante l’esame parlamentare sono state apportate numerose modifiche e sono stati inseriti nuovi contenuti che, in particolare, intendono rafforzare il collegamento fra scuola e università e mondo del lavoro. Tra le modifiche più significative c’è anche quella relativa al tanto contestato bonus maturità: durante l’esame parlamentare è stato introdotto, infatti, un meccanismo di immatricolazione in soprannumero per i candidati che hanno sostenuto lo scorso settembre i test di ammissione e che non si sono collocati, a causa della prevista abrogazione del bonus, in posizione utile in graduatoria (art. 20). Sono previsti, inoltre, interventi sul personale scolastico (inclusi i dirigenti), sui libri di testo (nell’ottica di un maggiore risparmio, ma anche dell’innovazione con la possibilità per le scuole di elaborare materiali didattici digitali da utilizzare come libri di testo), misure a favore del welfare studentesco (borse per trasporti e mensa, accesso al wireless a scuola). Centrali anche la lotta alla dispersione scolastica, la formazione dei docenti e il rilancio dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica. Attenzione anche alla salute a scuola - il divieto di fumo viene esteso anche alle aree all’aperto, ad esempio i cortili, che sono di pertinenza degli istituti (off limits pure la sigaretta elettronica) - e all’orientamento degli studenti - sono stanziati 6,6 milioni per avviare dal quarto anno delle superiori e all’ultimo anno delle medie l’orientamento degli studenti. È prevista un’ora in più di geografia generale ed economica negli istituti tecnici e professionali al biennio iniziale e lo studio dei primi rudimenti della lingua inglese già nella scuola dell’infanzia. Approvati, infine, un emendamento proposto da Sel in base al quale il 3% delle somme confiscate alle mafie verrà destinato al finanziamento di nuove borse di studio e un altro che riporta la durata delle specialità mediche in linea con gli standard europei e prevede la riorganizzazione di tutte le scuole di specializzazione in modo da ottimizzare l’iter formativo dei medici.

«NON SI TOGLIE MA SI METTE» - Roberto Speranza, presidente dei deputati Pd, in una nota ha affermato: «Finalmente nella scuola italiana c’è il segno più. Non si toglie ma si mette: oltre 400 milioni di euro che rappresentano un importante cambio di passo. L’approvazione del decreto istruzione segna finalmente una netta inversione di tendenza rispetto ai pesanti tagli subiti negli anni scorsi. Torniamo ad investire su un settore fondamentale per guardare al futuro con maggiore fiducia».

REAZIONI - Il decreto, sofferto, fotografa la scuola al tempo della crisi, ma «Scelta civica ha contribuito ad orientarlo verso la qualità rispetto alla quantità», ha affermato Milena Santerini, capogruppo di Scelta civica in commissione Cultura e istruzione della Camera. Elena Centemero, capogruppo del Pdl in Commissione cultura alla Camera dei Deputati ha dichiarato: «Il Pdl ha votato per senso di responsabilità il Dl 104, un provvedimento che non ci convince fino in fondo, anche sul fronte delle coperture finanziarie, ma che contiene molte nostre importanti battaglie, come quella sull’ammissione in soprannumero degli studenti universitari penalizzati dall’eliminazione in corsa del bonus maturità, lo status di studente in alternanza, il rafforzamento di tirocinio, stage e apprendistato di alta formazione e la graduale introduzione del ruolo unico per i docenti di sostegno».

PRECARI - Negativi i commenti dell’Anief: «Anche la Camera dei Deputati delude le aspettative del personale precario della scuola», afferma l’associazione in una nota, commentando l’approvazione del decreto che, tra le altre novità, prevede l’assunzione di 60 mila precari ma «a costo zero» e in tre anni. L’organizzazione sindacale lamenta che «alla scarsità di posti vacanti e disponibili, visto che sarebbero quasi il doppio quelli che si sarebbero dovuti accordare, si è aggiunta oggi la grave decisione di non accompagnare il provvedimento con un’adeguata copertura finanziaria. Al contrario di quanto accadde l’ultima volta, nel 2006, a tutti i docenti che verranno assunti nel triennio 2014-2016, si chiede di rimanere fermi allo stipendio base, senza progressioni di carriera, equiparando per ben 8 anni consecutivi la loro busta paga a quella dei precari». «Siamo di fronte ad un ricatto e a uno sfruttamento lavorativo - commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - al quale nessun cittadino europeo dovrebbe essere sottoposto».

31 ottobre 2013

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10 Anni 6 Mesi fa #294391 da Careggi
Dal Facebook di Galan. Un suo commento dopo la domanda della Catanese Clara Salmeri sul nuovo emendamento che aggiunge anche le altre professioni:


Clara Salmeri e per medicina??'
14 ore fa

Giancarlo Galan
Clara Salmeri, quello per medicina era già stato approvato in Commissione e non ha subito variazioni. Sono solo stati aggiunti altri corsi di laurea.
18 · 14 ore fa


Fa riferimento a quel documento ll'inizio di questo topic.

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10 Anni 6 Mesi fa #294394 da Razor
Mi par di capire che l'emendamento relativo agli scorrimenti sia però stato respinto. :dry:

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10 Anni 6 Mesi fa - 10 Anni 6 Mesi fa #294396 da Careggi
Vi posso solo chiedere di leggere l'emendamento all'inizio di questo topic. LEGGETELO ATTENTAMENTE.
Non si può non intuire che esprime un concetto generale ma ha le caratteristiche della "BOZZA". E' un pasticcio non un emendamento finale.
NON contiene riferimenti alla data di inserimento dei dati del BONUS. :pinch:

Aspettate che il MIUR pubblichi sul sito l'emendamento uffciale e le modalità!!


Divertitevi con questo esercizio:

30 Set 10302
7 Ott 2812
14 Ott 1890
21 Ott 1513
28 Ott 1314


Adesso fate un grafico X-Y
Sulla asse X mettete equidistanti le date
Sulla Y mettete una scala da o a 10500 in salti da 500.

Adesso plotate le coordinate e unite i punti .... cosa ottenete?

Bene adesso aggiungete una decina di liste in più, La vostra riga/curva tocca mai la asse X?


Naturalmente anche se sembra una iperbola, tra qualche mese arriverà a zero perchè ci sono molti fattori umani che la forzeranno a trovare l'icrocio con l'ascissa. :cheer:


PS il 28 Ott erano1612 non 1314 ma ho tolto i non comunitari, 298 per rendere la vostra proiezione più "omogenea"

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Ultima Modifica 10 Anni 6 Mesi fa da Careggi.

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10 Anni 6 Mesi fa #294405 da Careggi
Giancarlo Galan
2 ore fa
Ieri il Decreto Scuola ha concluso il suo iter alla Camera. Martedì approderà al Senato per i passaggi conclusivi (commissione Cultura Senato e poi Aula).
Dopo l'approvazione definitiva del decreto il MIUR renderà note le modalità operative per l'immatricolazione in sovrannumero.

Grazie a tutti coloro che mi hanno sostenuto in questa difficile battaglia per restituire un pò di certezza delle regole ai nostri giovani.

Ecco l'articolo 20 del decreto completo degli emendamenti approvati:

1. L'articolo 4 del decreto legislativo 14 gennaio 2008, n. 21 è abrogato. L'articolo 4 del citato decreto legislativo non è applicato alle procedure relative agli esami di ammissione ai corsi universitari già indette e non ancora concluse alla data di entrata in vigore del presente decreto.
1-bis. I partecipanti agli esami di ammissione per l'anno accademico 2013/2014 ai corsi universitari di medicina e chirurgia, odontoiatria, medicina veterinaria nonché a quelli finalizzati alla formazione di architetto, che avrebbero avuto diritto al punteggio relativo alla valutazione del percorso scolastico ai sensi dell'articolo 10, comma 3, lettera b), del decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 12 giugno 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 152 del 1o luglio 2013, e che, in assenza delle disposizioni di cui al comma 1 del presente articolo, si sarebbero potuti iscrivere ai suddetti corsi in quanto sarebbero stati collocati in graduatoria entro il numero massimo di posti disponibili fissato dai relativi decreti ministeriali di programmazione, sono ammessi nel medesimo anno accademico 2013/2014 a iscriversi in sovrannumero, secondo il punteggio complessivo ottenuto e l'ordine di preferenza delle sedi indicate al momento dell'iscrizione al test d'accesso, nella sede alla quale avrebbero potuto iscriversi in base alla graduatoria di diritto che sarebbe conseguita all'applicazione del suddetto decreto, in assenza di rinunce e scorrimenti di graduatoria. I suddetti partecipanti possono altresì scegliere di iscriversi in sovrannumero nell'anno accademico 2014/2015 al primo o al secondo anno del corso di studi prescelto, secondo le previsioni del periodo precedente. Ove i suddetti partecipanti scelgano di iscriversi in sovrannumero nell'anno accademico 2014/2015, l'ammissione al primo o al secondo anno di corso è effettuata con il riconoscimento da parte degli atenei dei crediti già acquisiti nell'anno accademico 2013/2014 in insegnamenti previsti anche nel predetto corso di studi.

1-ter. Coloro che nell'anno accademico 2013/2014 si sono iscritti ai corsi di cui al comma 1-bis in una sede diversa da quella alla quale avrebbero avuto il diritto di iscriversi ai sensi del medesimo comma 1-bis possono trasferirsi nella suddetta sede nell'anno accademico 2014/2015, con il riconoscimento da parte degli atenei dei crediti già acquisiti nell'anno accademico 2013/2014 in insegnamenti previsti anche nel predetto corso di studi.

1-quater. Ai fini dei commi 1-bis e 1-ter, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al termine delle immatricolazioni dell'anno accademico 2013/2014 relative alla graduatoria del 30 settembre 2013, riapre la procedura per l'inserimento del voto di maturità da parte di tutti i candidati che hanno ottenuto almeno 20 punti nel test d'accesso e che non abbiano provveduto al predetto inserimento entro i termini previsti dal citato decreto ministeriale 12 giugno 2013.

1-quinquies. Le università sedi di corsi di laurea in professioni sanitarie e scienze della formazione primaria ammettono a iscriversi in sovrannumero nell'anno accademico 2013/14 o nell'anno accademico 2014/15, in analogia a quanto previsto ai commi 1-bis e 1-ter, i partecipanti agli esami di ammissione per l'anno accademico 2013/14 che, in assenza delle disposizioni di cui al comma 1 del presente articolo e secondo quanto previsto dall'articolo 10, comma 3, lettera b), del decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 12 giugno 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 152 del 1° luglio 2013 e dall'articolo l, comma 6, lettera b), del decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 15 luglio 2013, n. 615, come recepiti dai rispettivi bandi, si sarebbero potuti iscrivere ai suddetti corsi in quanto collocati in graduatoria entro il numero massimo di posti disponibili.

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10 Anni 6 Mesi fa #294406 da Careggi
Quelli più attenti fra voi avrà capito che questo testo non è una bozza da dopo bar al sabato sera come lo era la versione precedente ;)

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