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Le migliori Scuole di Medicina 2013

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10 Anni 1 Settimana fa #302485 da Careggi

Akim.94 ha scritto: Per quanto riguarda la valutazione del docente ed eventuali critiche, all'Avogadro di Novara, quest'anno verso la fine del primo semestre abbiamo compilato una scheda di valutazione per ciascun docente per via telematica (parlo però di TLB non medicina anche se le modalità credo siano analoghe).
Quindi nel panorama europeo e mondiale siamo di serie B rispetto agli stati citati? :dry:


Si è da più di 10 anni che hanno introdotto questo sistema di feedback. Questo all'apparenza sembra che serva ad apportare delle modifiche migliorative ai corsi. La mia esperienza è che sono solo "specchietti per le allodole". Una collega ha avuto la spiacevole esperienza di essersi sentita ripetere il commento negativo che aveva fatto sul docente durante l'esame :pinch:
Se vi dicono che è ANONIMO,. NON CREDETECI!!

Spero che in altri atenei il sistema funzioni.

Quindi nel panorama europeo e mondiale siamo di serie B rispetto agli stati citati?


Avrai modo di fare le tue valutazioni quando parlerai con gli studenti Erasmus.
Ci sono molti forum per studenti di medicina di tutte le nazioni che ti permettono di fare paragoni.
Purtroppo la lingua privilegiata è l'inglese :pinch:

Il grandissimo vantaggio del sistema italiano è che costa pochissimo e che non è difficilizssimo entrare.

In UK, nelle scuole di medicina non TOP, c'è un posto per ogni 20 studenti, ma questo è dopo che hai un curriculum idoneo ad iscriverti. Cioè, se non hai un curriculum con le scienze base, non puoi nenache fare domanda.

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10 Anni 1 Settimana fa - 10 Anni 1 Settimana fa #302489 da DrGaga
In realtà queste classifiche andrebbero prese cum grano salis, dato che tra gli addetti ai lavori c'è una certa diffidenza riguardo a questi strumenti. Qui, ad esempio, il secondo rapporto dell'eua:http://www.eua.be/Libraries/Publications_homepage_list/EUA_Global_University_Rankings_and_Their_Impact_-_Report_II.sflb.ashx
Si veda anche l'opinione della decana del Dublin Institute of Technology: www.universityworldnews.com/article.php?story=20110729142059135

Per esempio queste classifiche danno maggior peso ad alcune discipline (p. es. scienze biomediche) rispetto ad altre (es. fisica, sc. umane), penalizzando i paesi (come il nostro) che sono più forti in queste ultime; al rapporto numerico studenti/docenti, in cui università molto piccole, es. Ivy League, ne escono meglio; ai finanziamenti privati, che in Italia sono inesistenti; al numero di studenti che beneficiano di borsa di studio. Insomma, sono tarate per realtà universitarie anglosassoni, più che continentali. E in particolare italiane, dato che siamo quelli che hanno tagliato di più sull'istruzione (con l'eccezione dell'Ungheria) e, contemporaneamente, tra quelli che spendono meno per l'università in rapporto al PIL. Dati OCSE, eh, mica pizze e fichi: www.roars.it/online/education-at-a-glanc...luniversita-italiana

Peraltro come qualità della ricerca l'università Italiana non fa mica così schifo. Nature ha riportato che nel 2012 il fattore d'impatto dell'Italia ha superato quello degli Stati Uniti stessi: www.nature.com/news/seven-days-6-12-december-2013-1.14335
/
Qui un'analisi dei dati della ricerca citàta da Nature: www.roars.it/online/la-performance-della...cientifica-italiana/
Vorrei anche far notare che degli Usa vediamo spesso la punta di diamante, e ci dimentichiamo di quanto c'è sotto. Per un PhD "eccellente" ce n'è sono novanta assolutamente ebeti, cinque che da noi sarebbero dottorandi senza borsa e quattro a livello dei dottorandi europei. E anche le "eccellenze" lasciano a desiderare... Io ho lavorato per un anno in una università della Ivy League, e la maggior parte delle volte il livello dei graduate students è francamente imbarazzante. Hanno un enorme bagaglio tecnico, ma imparato a pappagallo, con poca o punta capacità di ragionamento. In altre parole, appena li allontani di un tanto dal mainstream questi non sanno più che pesci pigliare.

Careggi ha scritto: i soldi pagati sono un eccezzionale investimento e non un "costo". Poi in molti paesi offrono VERE

borse di studio ai meritevoli. Questi possono studiare a Harvard piuttosto che a Oxford senza

spese. In quei poaesi è facile trovarsi un lavoretto per aiutarti con gli studi.


Le cose sono un po' più complicate, però: a partire dagli anni Novanta le tasse universitarie americane sono aumentate in modo sproporzionato, al punto che si parla di una "bolla dell'istruzione" pronta a scoppiare:
www.roars.it/online/prestiti-donore-negl...ersita-e-una-rovina/
www.roars.it/online/debiti-universitari-gli-usa-collassano/

Andrebbe poi considerato che il budget dell'università di Harvard vale più del 40% del budget di TUTTE le università pubbliche italiane (il FFO).

Qui un articolo del NYT che mette in luce alcuni aspetti poco noti del sistema universitario americano, come la frattura tra college di eccellenza e college "normali", la cui qualità di insegnamento e ricerca è molto, molto più bassa di quella di un'università italiana: opinionator.blogs.nytimes.com/2013/06/16...emc=edit_ty_20130617

In Italia per qualche starno motivo le lezioni durano 1, 2 o 3, 4 ore.


In Italia le lezioni durano 45 minuti, anche di norma se ne fanno due di fila. Due ore di lezione sono pertanto 90 minuti, con la pausa in mezzo. Il docente non può rifiutarsi di farla se gli studenti la chiedono (lo so per esperienza!), proprio perchè in teoria i 15 minuti servono per sbollire il cervello. Poi fai conto che spesso accade lo stesso anche negli Stati Uniti, es. i corsi graduate, che io ho visto fare prevalentemente in forma seminariale, hanno spesso due lezioni alla settimana di due ore l'una.

Per quanto riguarda l'esame orale, è vero che c'è sempre il rischio del barbatrucco da parte di un docente poco serio, ma non so se la sua eliminazione sarebbe un bene: l'espressione verbale va valutata anche quella.
Ultima Modifica 10 Anni 1 Settimana fa da DrGaga.

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10 Anni 1 Settimana fa #302494 da DrHP

è da più di 10 anni che hanno introdotto questo sistema di feedback. Questo all'apparenza sembra che serva ad apportare delle modifiche migliorative ai corsi. La mia esperienza è che sono solo "specchietti per le allodole". Una collega ha avuto la spiacevole esperienza di essersi sentita ripetere il commento negativo che aveva fatto sul docente durante l'esame :pinch:
Se vi dicono che è ANONIMO,. NON CREDETECI!!

Vero, l'ho visto accadere anch'io.

Io ho lavorato per un anno in una università della Ivy League, e la maggior parte delle volte il livello dei graduate students è francamente imbarazzante. Hanno un enorme bagaglio tecnico, ma imparato a pappagallo, con poca o punta capacità di ragionamento. In altre parole, appena li allontani di un tanto dal mainstream questi non sanno più che pesci pigliare.

...perché gli studenti italiani, invece...
Ma fammi il piacere. E' pieno di cretinette che sbobinano gli appunti delle lezioni, certune francamente imbarazzanti, solo per poter ripetere a pappagallo agli esami.
Tra l'altro, non hanno nemmeno l'acume di usare un qualunque smartphone e poi passarsi gli mp3. Sbobinano, e litigano per chi deve sbobinare.

a partire dagli anni Novanta le tasse universitarie americane sono aumentate in modo sproporzionato, al punto che si parla di una "bolla dell'istruzione" pronta a scoppiare:

Sì questo è vero. Ho letto anche di un gruppo di neolaureati in legge di Harvard che ha fatto causa alla scuola per pubblicità ingannevole: non essendo arrivati ai redditi pubblicizzati negli opuscoli della scuola, richiedevano il rimborso delle rette.
Questa però è una prova che li istruiscono piuttosto bene, se mi permetti.

Per quanto riguarda l'esame orale, è vero che c'è sempre il rischio del barbatrucco da parte di un docente poco serio, ma non so se la sua eliminazione sarebbe un bene: l'espressione verbale va valutata anche quella.

Allora l'esame orale valga per un massimo di tre punti oltre il voto dello scritto multiple choice, o per la lode,
Un docente non ha bisogno di barbatrucchi: sa già perfettamente quali domande fare per far andar bene o male lo studente.
Un sistema come quello che vogliono introdurre l'anno prossimo si presta al massimo a questi giochetti. Vedremo un'amplissima discrezionalità da parte del personale docente, e ancor meno attestazione del merito di quanto si veda oggi.

Gli MD di Harvard godono di ottime retribuzioni proprio per il prestigio e l'alto standard della scuola.

Invece il servizio sanitario nazionale paga 22 euro lordi un'ora di guardia di un medico.
Certamente in una situazione come questa non possiamo permetterci di pagare qualche decina di migliaia di euro l'anno l'istruzione.

Avrai modo di fare le tue valutazioni quando parlerai con gli studenti Erasmus.

Io non ci sono andato, ma il feedback che ho ricevuto è: grandi trombate, grandi sbronze ed esami superati a gratis.

Moltissime Università straniere (non solo anglosassoni) includono un colloquio con il candidato durante il processo di selezione. Un pannello di esperti valuta la tua persona, come ti presenti, come parli, di cosa parli, le tue attitudini ecc. Molto spesso vieni bocciato sul colloquio orale

Ecco, questa è la cosa più deleteria in assoluto.
Intanto perché il colloquio viene sostenuto da uno psicologo o consimile pseudoscienziato, poi perché la questione diventa ancora più discrezionale e meno meritocratica.

Questo vuol dire che fai la tua laurea in scienze e poi 4 anni di clinica.

Che ormai è l'unico modo serio in cui si dovrebbe fare medicina.
Invece al primo anno ricominciano a spiegarti gli orbitali e i vettori.

Mai darsi per vinti! Mai arrendersi!
comandante Peter Quincy Taggart
Galaxy Quest, 1999

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10 Anni 1 Settimana fa #302499 da DrGaga

DrHP ha scritto: Ma fammi il piacere. E' pieno di cretinette che sbobinano gli appunti delle lezioni, certune francamente imbarazzanti, solo per poter ripetere a pappagallo agli esami.
Tra l'altro, non hanno nemmeno l'acume di usare un qualunque smartphone e poi passarsi gli mp3. Sbobinano, e litigano per chi deve sbobinare.

Sì, un noto oncologo le chiama «le sciacquette». Definizione calzante. Ma forse mi sono espresso male, non intendevo dire che la nostra università sforna geni, ma che il livello medio è di norma più elevato di quello che potresti trovare in un'università statunitense; del resto fai conto che il college è per molti versi un prolungamento del liceo (ho conosciuto uno che faceva un minor in storia perché non l'aveva fatta prima...) e che, quindi, quando arrivano alla graduate school spesso devono imparare cose che per noi erano già ovvie al primo anno di università.
Mi accorgo che il paragone è più difficile per medicina, che è rimasta a ciclo unico, ma per altre lauree sia umanistiche sia scientifiche che anche in Italia sono divise in due cicli esso è assai calzante.

Questa però è una prova che li istruiscono piuttosto bene, se mi permetti.

Questa è la prova che i corsi graduate altamente professionalizzanti, come è da loro giurisprudenza, funzionano piuttosto bene. C'era anche una puntata di Report o Presa diretta a riguardo, se la trovo la posto. In generale, gli Stati Uniti (la Gran Bretagna un po' meno) investono meno, rispetto all'Europa continentale, sulla teoria e sul generale, e molto più sull'applicazione e sul particolare. È una tendenza che si sta affermando anche in Europa, e che confligge con il modello universitario di qui, che è quello humboldtiano, basato su conoscenze generali che solo una volta fuori dall'università verranno applicate in un campo specifico (non è un caso se in Italia, Francia e Germania ancora oggi rimane una distinzione, ancorché formale, tra università e politecnici).
Mi rendo conto che medicina è un caso diverso da, che so io, fisica teorica, filosofia o matematica.

Un docente non ha bisogno di barbatrucchi: sa già perfettamente quali domande fare per far andar bene o male lo studente.

Si, è esattamente quello che intendevo per barbatrucco.
Ti dico l'idea che mi sono fatto dopo un po' di anni: in generale una valutazione ottimale non si può trovare; l'approssimazione migliore può essere un esame in tre fasi: a crocette per la scrematura; scritto e orale ognuno con egual peso. L'ho applicato un solo anno e mi sono maledetto, perché il tempo che ci metti per esaminare uno studente in questo modo è di circa 3 ore (20 min per le crocette, circa 2 h. per lo scritto, 40 min per l'orale). Moltiplica per 80-90 studenti e moltiplica questa cifra per 2 o 4 (gli strutturati a seconda del contratto fanno tra le 60 e le 120 h di insegnamento frontale, cioè tra i due e quattro corsi semestrali; alcun decreti ministeriali stanno uniformando sulle 120, ma la cosa è ancora a macchia di leopardo).

Io non ci sono andato, ma il feedback che ho ricevuto è: grandi trombate, grandi sbronze ed esami superati a gratis.


Io ci sono andato e più o meno è come lo descrivi. Ma non ho fatto esami, ero in tesi.

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10 Anni 1 Settimana fa #302515 da Careggi
Tutti siamo portati a razionalizzare per "permetterci di mettersi d'accordo con noi stessi" e andare avanti con la nostra vita.
DrGaga mi sa che hai portato i processi di razionalizzazzione a nuovi livelli.
Comunque va detto che la tua opinione è condivisa dalla stragrande maggioranza degli Italiani altrimenti il sistema sarebbe cambiato.
Io conto sul fatto che mettendovi a conoscenza di cose che accadono al di là dei vostri confini, vi permetta di trarre le vostre conclusioni per migliorare le scelte formative e lavorative, anche inducendo cambiamenti nel sistema locale.
Una cosa è certa, se ammetti l'errore la metà del lavoro è compiuto. Non è differente da coloro che hanno bocciato l'esame. Se si siedono e fanno una analisi dettagliata di DOVE e come hanno sbagliato, difficilmente non supereranno la prova seguente.
DrGaga, forse c'è una congiura contro l'Italia nel non classificare gli atenei Italiani tra i top mondiali, o forse c'è solo una mancata presa di coscienza che il sistema Italia non è al top.
Forse è ora di una riorganizzione strutturale che deve cominciare con l'allontanamento delle "cariatidi universitarie" che impongono e mantengono il sistema a questi bassi livelli.

L'Università è un ambiente dinamico che deve farsi influenzare e trascinare dai miglioramenti tecnologici e pedagogici a livello mondiale.
Andando sul pragmatico, quando, dopo 6 anni,( ma per la maggio parte sono 7 o 8) esci con una laurea in medicina e chirurgia e non sei capace di mettere 4 punti di sutura, uno si deve chiedere: "ma è lo stesso per i colleghi oltre confine?" :unsure:


PS Non paragonare i seminari con una laurea impegnativa che dura 3, 4 o 5 anni. Nelle università anglosassoni serie la tua settimana è molto piena e la mole di lavoro è tarata per l'obbiettivo di farti imparare determinate cose a uno certo standard. Alla fine del semestre tutti danno tutti gli esami. Se non ti presenti bocci, se bocci, ripeti. Dopo 2 bocciature ti fanno un colloquio per vedere se "sei a posto". Se ribocci la tua carriera universitaria in quel corso prende una brutta piega! :pinch:

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10 Anni 1 Settimana fa - 10 Anni 1 Settimana fa #302517 da Careggi

Gli MD di Harvard godono di ottime retribuzioni proprio per il prestigio e l'alto standard della scuola.

DrHP ha scritto: Invece il servizio sanitario nazionale paga 22 euro lordi un'ora di guardia di un medico.
Certamente in una situazione come questa non possiamo permetterci di pagare qualche decina di migliaia di euro l'anno l'istruzione.


Esatto! Però, con la conoscenza delle alternative, uno può scegliere di fare gli esami USMLE e aprirsi la pista a una carriera del tutto differente.

Moltissime Università straniere (non solo anglosassoni) includono un colloquio con il candidato durante il processo di selezione. Un pannello di esperti valuta la tua persona, come ti presenti, come parli, di cosa parli, le tue attitudini ecc. Molto spesso vieni bocciato sul colloquio orale

DrHP ha scritto: Ecco, questa è la cosa più deleteria in assoluto.
Intanto perché il colloquio viene sostenuto da uno psicologo o consimile pseudoscienziato, poi perché la questione diventa ancora più discrezionale e meno meritocratica.


Si, sembra così ma non lo è. Ci sono atenei che ti chiedono di scrivere un essay su un argomento e poi lo fanno scrutinare da un grafologo. Si, siete sotto esame! Ma non giova nessuno buttar fuori un candidato meritevole, è più facile che uno con un curriculum borderline venga ammesso, che il contrario.
Non ci sono giochi di potere o favoritismi, la procedura è molto trasparente.
C'è una università che ha aperto la scuola di medicina e l'unico criterio per la selezione era il colloquio! Perchè?
Semplice, non vi sorprenderà il fatto che la professione medica attrae molti candidati che vogliono fare molti soldi e non "sentono il bisogno di aiutare il prossimo" Bene, i colloqui erano mirati a selezionare candidati che avevano questa caratteristica (anche senza il merito accademico)

Questo vuol dire che fai la tua laurea in scienze e poi 4 anni di clinica.

DrHP ha scritto: Che ormai è l'unico modo serio in cui si dovrebbe fare medicina.
Invece al primo anno ricominciano a spiegarti gli orbitali e i vettori.


Sraebbe una idea meravigliosa! Permetterebbe a tutti di livellare le differenze dei vari percorsi alle superiori.

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