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La poesia del giorno...
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14 Anni 6 Mesi fa #195904
da
Risposta da al topic Re:La poesia del giorno...
Il Poeta raccoglie i dolori e sorrisi
e mette assieme tutti i suoi giorni
in una mano tesa per donare,
in una mano che assolve
perché vede il cuore di Dio.
Ma la città è triste
perché nessuno pensa
che i fiori del Poeta
sbocciano per vivere molto a lungo
per le vie anguste della grazia.
Alda Merini, da "Alla tua salute, amore mio"
e mette assieme tutti i suoi giorni
in una mano tesa per donare,
in una mano che assolve
perché vede il cuore di Dio.
Ma la città è triste
perché nessuno pensa
che i fiori del Poeta
sbocciano per vivere molto a lungo
per le vie anguste della grazia.
Alda Merini, da "Alla tua salute, amore mio"
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- Visitatori
14 Anni 6 Mesi fa #195905
da
Risposta da al topic Re:La poesia del giorno...
Ti aspetto e ogni giorno
mi spengo poco per volta
e ho dimenticato il tuo volto.
Mi chiedono se la mia disperazione
sia pari alla tua assenza
no, è qualcosa di più:
è un gesto di morte fissa
che non ti so regalare.
Alda Merini, da "Clinica dell'abbandono"
mi spengo poco per volta
e ho dimenticato il tuo volto.
Mi chiedono se la mia disperazione
sia pari alla tua assenza
no, è qualcosa di più:
è un gesto di morte fissa
che non ti so regalare.
Alda Merini, da "Clinica dell'abbandono"
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14 Anni 6 Mesi fa #196015
da Swan
Risposta da Swan al topic Re:La poesia del giorno...
I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.
Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.
Alda Merini
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.
Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.
Alda Merini
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- Visitatori
14 Anni 6 Mesi fa #196428
da
Risposta da al topic Re:La poesia del giorno...
by Yunus Emre
(1238 - 1320)
English version by
Kabir Helminski & Refik Algan
Original Language
Turkish
Muslim / Sufi
13th Century
A single word can brighten the face
of one who knows the value of words.
Ripened in silence, a single word
acquires a great energy for work.
War is cut short by a word,
and a word heals the wounds,
and there's a word that changes
poison into butter and honey.
Let a word mature inside yourself.
Withhold the unripened thought.
Come and understand the kind of word
that reduces money and riches to dust.
Know when to speak a word
and when not to speak at all.
A single word turns the universe of hell
into eight paradises.
Follow the Way. Don't be fooled
by what you already know. Be watchful.
Reflect before you speak.
A foolish mouth can brand your soul.
Yunus, say one last thing
about the power of words
Only the word "I"
divides me from God.
(1238 - 1320)
English version by
Kabir Helminski & Refik Algan
Original Language
Turkish
Muslim / Sufi
13th Century
A single word can brighten the face
of one who knows the value of words.
Ripened in silence, a single word
acquires a great energy for work.
War is cut short by a word,
and a word heals the wounds,
and there's a word that changes
poison into butter and honey.
Let a word mature inside yourself.
Withhold the unripened thought.
Come and understand the kind of word
that reduces money and riches to dust.
Know when to speak a word
and when not to speak at all.
A single word turns the universe of hell
into eight paradises.
Follow the Way. Don't be fooled
by what you already know. Be watchful.
Reflect before you speak.
A foolish mouth can brand your soul.
Yunus, say one last thing
about the power of words
Only the word "I"
divides me from God.
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14 Anni 5 Mesi fa #197246
da Morfeo
Black as night, black as coal, I wanna see the sun blotted out from the sky,I wanna see it painted black.
Risposta da Morfeo al topic Re:La poesia del giorno...
Festa della Pazienza
Fra i chiari rami dei tigli
Si spegne un grido gracile di caccia.
Ma canzoni spiritose
Volteggiano fra l'uva spina.
Che il nostro sangue rida nelle vene,
Ecco che già s'allacciano le viti.
Il cielo è come un angelo, grazioso,
L'azzurro e l'onda si fondono.
Esco. Se un raggio mi colpisce
Soccomberò sopra il muschio.
Troppo semplice viver nella noia,
Esser paziente. Sprezzo le mie pene.
Voglio che l'estate drammatica
Mi leghi al carro della sua fortuna.
Che per te molto, o Natura,
- Ah meno solo e meno nullo! - io muoia.
Mentre i Pastori, è strano,
Muoiono pressappoco per il mondo.
Voglio che le stagioni mi consumino.
A te, Natura, m'arrendo;
Con la mia fame e tutta la mia sete.
E tu, di grazia, ciba, abbevera.
Nulla di nulla m'illude;
Ridere al sole è ridere ai genitori,
Ma io non voglio ridere più a nulla;
E libera sia questa sventura.
Arthur Rimbaud
Fra i chiari rami dei tigli
Si spegne un grido gracile di caccia.
Ma canzoni spiritose
Volteggiano fra l'uva spina.
Che il nostro sangue rida nelle vene,
Ecco che già s'allacciano le viti.
Il cielo è come un angelo, grazioso,
L'azzurro e l'onda si fondono.
Esco. Se un raggio mi colpisce
Soccomberò sopra il muschio.
Troppo semplice viver nella noia,
Esser paziente. Sprezzo le mie pene.
Voglio che l'estate drammatica
Mi leghi al carro della sua fortuna.
Che per te molto, o Natura,
- Ah meno solo e meno nullo! - io muoia.
Mentre i Pastori, è strano,
Muoiono pressappoco per il mondo.
Voglio che le stagioni mi consumino.
A te, Natura, m'arrendo;
Con la mia fame e tutta la mia sete.
E tu, di grazia, ciba, abbevera.
Nulla di nulla m'illude;
Ridere al sole è ridere ai genitori,
Ma io non voglio ridere più a nulla;
E libera sia questa sventura.
Arthur Rimbaud
Black as night, black as coal, I wanna see the sun blotted out from the sky,I wanna see it painted black.
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- HelterSkelter
- Visitatori
14 Anni 3 Mesi fa - 14 Anni 3 Mesi fa #198923
da HelterSkelter
Risposta da HelterSkelter al topic Re:La poesia del giorno...
Le dormeur du val
C'est un trou de verdure où chante une rivière,
Accrochant follement aux herbes des haillons
D'argent ; où le soleil, de la montagne fière,
Luit : c'est un petit val qui mousse de rayons.
Un soldat jeune, bouche ouverte, tête nue,
Et la nuque baignant dans le frais cresson bleu,
Dort ; il est étendu dans l'herbe, sous la nue,
Pâle dans son lit vert où la lumière pleut.
Les pieds dans les glaïeuls, il dort. Souriant comme
Sourirait un enfant malade, il fait un somme :
Nature, berce-le chaudement : il a froid.
Les parfums ne font pas frissonner sa narine ;
Il dort dans le soleil, la main sur sa poitrine,
Tranquille. Il a deux trous rouges au côté droit.
Arthur Rimbaud
traduzione:
E' una gola di verzura dove il fiume canta
impigliando follemente alle erbe stracci
d'argento: dove il sole, dalla fiera montagna
risplende: è una piccola valle che spumeggia di raggi.
Un giovane soldato, bocca aperta, testa nuda,
e la nuca bagnata nel fresco crescione azzurro,
dorme; è disteso nell'erba, sotto la nuvola,
pallido nel suo verde letto dove piove la luce.
I piedi tra i gladioli, dorme. Sorridente come
sorriderebbe un bimbo malato, fa un sonno.
O natura, cullalo tiepidamente: ha freddo.
I profumi non fanno più fremere la sua narice;
dorme nel sole, la mano sul suo petto
tranquillo. Ha due rose ferite sul fianco destro.
C'est un trou de verdure où chante une rivière,
Accrochant follement aux herbes des haillons
D'argent ; où le soleil, de la montagne fière,
Luit : c'est un petit val qui mousse de rayons.
Un soldat jeune, bouche ouverte, tête nue,
Et la nuque baignant dans le frais cresson bleu,
Dort ; il est étendu dans l'herbe, sous la nue,
Pâle dans son lit vert où la lumière pleut.
Les pieds dans les glaïeuls, il dort. Souriant comme
Sourirait un enfant malade, il fait un somme :
Nature, berce-le chaudement : il a froid.
Les parfums ne font pas frissonner sa narine ;
Il dort dans le soleil, la main sur sa poitrine,
Tranquille. Il a deux trous rouges au côté droit.
Arthur Rimbaud
traduzione:
E' una gola di verzura dove il fiume canta
impigliando follemente alle erbe stracci
d'argento: dove il sole, dalla fiera montagna
risplende: è una piccola valle che spumeggia di raggi.
Un giovane soldato, bocca aperta, testa nuda,
e la nuca bagnata nel fresco crescione azzurro,
dorme; è disteso nell'erba, sotto la nuvola,
pallido nel suo verde letto dove piove la luce.
I piedi tra i gladioli, dorme. Sorridente come
sorriderebbe un bimbo malato, fa un sonno.
O natura, cullalo tiepidamente: ha freddo.
I profumi non fanno più fremere la sua narice;
dorme nel sole, la mano sul suo petto
tranquillo. Ha due rose ferite sul fianco destro.
Ultima Modifica 14 Anni 3 Mesi fa da .
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