Medicina interna

vi ringrazio tanto:P io ho l\'harrison ma per alcuni argomenti non mi convince..sembra un riassunto :097: provveder? a metterlo su carta per torturarlo meglio :007:

L\'Harrison un riassunto?? E allora il Rugarli cos\'?, un Bignami?!

ma il teodori nessuno lo usa ??? :039: io ho comprato quello avr? fatto una c...???

vi ringrazio tanto:P io ho l\'harrison ma per alcuni argomenti non mi convince..sembra un riassunto :097: provveder? a metterlo su carta per torturarlo meglio :007:

L\'Harrison un riassunto?? E allora il Rugarli cos\'?, un Bignami?!

eheh ho dato solo un\'occhiata all\'harrison (solo per delle cose personali :roll: ) perch? ancora non posso dare l\'esame di medicina interna ! il rugarli ? ancora "vergine" da questo punto di vista quindi il mio parere ? abbastanza soggettivo e incoerente

Io ho avuto Todesco come prof e il suo libro mi ? sembrato buono. Dalla Volta ? andato in pensione prima che io arrivassi al 5? anno, quindi ho solo visto il libro, che per l\'esame (spt a PD, visto che i docenti che tengono il corso hanno scritto molti capitoli) va benissimo.Per quanto riguarda IL libro di medicina interna da scegliere. Credo sia spt una questione di gusto personale e scuole di pensiero. Io a suo tempo ho comprato l\'Harrison 15 in italiano, ma mi ha fatto rivoltare le budella, perch? va bene solo a chi gi? conosce le cose e vuole approfondirle. Il Rugarli (sia il libro, che l\'autore) non lo conosco, quindi non posso dire niente. Alla fine, ho trovato la mia dimensione col Cecil 22 (tra l\'altro procuratomi gratis e autografatomi da uno dei due autori, che conosco personalmente): qui a PD ? ancora usato poco, ma i prof pi? giovani e intraprendenti (cio? il futuro-presente della classe docente) puntano tutto sul Cecil rispetto all\'Harrison. In pratica, il problema fondamentale dell\'Harrison ? che ? stato scritto da quasi-Nobel, gi? impegnatissimi a dirigere vari ospedali, comitati e progetti di ricerca, e che quindi hanno da tempo perso il contatto con la didattica e con gli studenti, non rendendosi pi? conto delle esigenze di questi ultimi. Gli autori del Cecil sono un po\' pi? giovani e "freschi" di insegnamento e - seppur parimenti molto occupati - sono stati in grado di scrivere un testo pi? schematico, *utilizzabile* in clinica (ad es., ti scrivono gli algoritmi diagnostico-terapeutici delle varie malattie e ti precisano il dosaggio di molti farmaci nei vari casi) e pi? facile da leggere e da capire. Inoltre, nel Cecil ci sono molti pi? schemi, tabelle, disegni e foto che nell\'Harrison.

io ho letto sulla guida che anche alla cattolica usano l\'harrison come primo consiglio, poi il teodori e lo zanussi...

secondo me ? meglio riprendere i libri da quali si ? studiato per le singole cliniche... le hai gi? impararate,conosci il testo, hai gi? tutto sottolineato e poi per qualche approfondimento penso di usare il Teodori con le opportune cautele.. ad es. cardiologia ? affrontata molto approfonditamente,invece malattie infettive ? molto pi? specifica sull moroni