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16 Anni 2 Mesi fa #116593 da cenerentola
H.P. ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:

Ti farò un esempio in merito: quando ho fatto io il test la parte di comprensione si basava su un testo francamente astruso.Io lessi il testo, poi per rispondere alle domande dovetti tornare indietro a rileggerlo.Arrivato in facoltà ne discutevo con una collega e lei mi disse \"ma come, in tutti i corsi ti spiegano di leggere prima le domande, e dopo il testo\" (l\'esatto contrario delle istruzioni ricevute all\'esame). In effetti avrei risparmiato tempo. E\' però evidente che l\'attività degli squali che fanno corsi e libri di preparazione finisce per falsare la selezione.

Certo... ragionando su come arrivare alla soluzione, ci arrivi e la risolvi, così per gli altri test... se evidentemente sbagli... allora vuol dire che non ci si sia applicati abbastanza.Che non si siano usate tutte le strategie, se così le vuoi chiamare, per arrivare alla soluzione. Da qui, si vede anche il tuo impegno. :)

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16 Anni 2 Mesi fa #116753 da dr. zoidberg
ciao a tutti,capito con piacere in una discussione che, a quanto mi pare d’aver letto (e spero d’aver letto bene, data l’ora) si è fatta molto accesa.vediamo se riesco a buttare giù due righe anche io.innanzitutto, vorrei fare una considerazione a monte:quando parliamo di psicologia credo sia fondamentale ricordarne, almeno in parte, la storia (cioè i perché una “scienza della mente” sia nata) e, soprattutto, i campi in cui viene applicata.per quanto riguarda le cosidette human resources o risorse umane (per parlare come mangiamo) credo che quello che è stato detto sia un po’ dettato dalla foga del discorso o forse da qualche conoscenza non troppo approfondita a riguardo. infatti il lavoro di selezione del personale non ha nessun tipo di carattere etico (anche perché sarebbe estremamente controproducente per chiunque!): le persone che partecipano ad un assessment (evviva la terminologia anglofona) vengono valutate seguendo sia dinamiche relazionali (cioè come queste persone si rapportano all’interno di un gruppo per risolvere un problema o simili) sia con un colloquio (spesso più d’uno) che valuti la motivazione e gli interessi della persona presa singolarmente.questo, anche se io stessa se potessi darei il lavoro a tutti indiscriminatamente, è essenziale come procedimento per qualsiasi azienda (società pubblica, privata etc) per avere la possibilità di capire se la persona che si è proposta per una data posizione può essere, almeno indicativamente, adatta o meno a ricoprirla.e da ultimo, giusto per ampliare la visione delle cose: spesso, molto spesso, i selezionatori sono laureati in scienze della comunicazione, e non in psicologia.la psicologia trova molte altre applicazioni.gli ambiti storico, metodologico, sociale non li prenderò in considerazione, dato che mi sembra che si parlasse della validità di un suo contributo di stampo scientifico.parlando di clinica (e anche qui ci sarebbe da approfondire tra chi fa clinica dinamica, chi no, chi fa ricerca e via dicendo) il contributo comportamentale che la psicologia offre è spesso fondamentale per affrontare situazioni patologiche più o meno gravi.questo spesso coadiuvato da una terapia farmacologia (il farmaco è di solito ciò che permette la trattabilità comportamentale del paziente psicotico).naturalmente non possiamo generalizzare ponendoci pro o contro l’uso del farmaco perché ogni caso va valutato con molta attenzione e in questo caso ci si serve di una lunga serie di test (rorschach, tat, mmpi etc) che non sono certo psico-attitudinali, ma dei mezzi estremamente elaborati e complessi che permettono di ottenere un quadro della situazione del paziente che sia quanto più dettagliato. anche in ambito peritale le perizie psichiatriche sono quasi sempre affidate a questo genere di approccio.in ogni caso (a questo proposito mi sento di proporre la lettura dell’esperienza del nobel eric kandel), e per quanto riguarda lo studio della mente gli ultimi decenni ne sono stati testimonianza, è solo dall’interdisciplinarietà, dal contributo di biologi, medici, psicologi e quant’altro che si può tentare di avere un quadro il più completo possibile sulle condizioni patologiche e sul funzionamento dell’essere umano.e non ponendo una disciplina in una posizione di superiorità (questo sì che è un giudizio etico) rispetto ad un’altra.per finire (purtroppo la sintesi non è un mio dono),sono d’accordo con quello che cenerentola qui e da altre parti ha sostenuto:l’accesso alle università dovrebbe essere libero.capisco che le problematiche strutturali sarebbero inevitabili ma penso anche che se i cattedratici del nostro bel paese rinunciassero almeno in parte ai loro stipendi da migliaia di euro e non investissero i finanziamenti dei privati per la ricerca per le loro spese personali, beh, le spese non sarebbero così difficili da sostenere e nemmeno da organizzare.credo inoltre che la selezione dovrebbe avvenire in itinere, senza cedere al 18 politico, o alle raccomandazioni di cui spesso molti studenti godono perché appartenenti a quello o a quell’altro gruppo politico.ecco.spero d’essermi chiarita. e scusate la lunghezza infinita.:P

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16 Anni 2 Mesi fa #116757 da DrHP

Che non si siano usate tutte le strategie, se così le vuoi chiamare, per arrivare alla soluzione.

Le strategie che portano alla soluzione del problema sono benvenute.In questo caso, però, la trategia non porta a una migliore comprensione del testo, ma solo a rispondere più in fretta alle domandine. E\' un trucco, e come tale chi lo applica si avvantaggia indebitamente su chi non lo applica.

il lavoro di selezione del personale non ha nessun tipo di carattere etico

A parole.Nei fatti, nel momento in cui ti permetti di valutare una persona (e di determinarne le possibilità d\'impiego, non dimentichiamolo) sulla mera base di ciò che è come persona, il problema etico si pone eccome.

non ponendo una disciplina in una posizione di superiorità (questo sì che è un giudizio etico) rispetto ad un’altra.

Ci manca solo, adesso, che uno non possa più dire che la matematica, la fisica, la biologia o la medicina sono discipline più scientifiche della psicologia. Ma è vero, la psicologia ha sicuramente una sua utilità. Per gli psicologi, che altrimenti dovrebbero lavorare davvero. Per tutti gli altri? Mah.

Mai darsi per vinti! Mai arrendersi!
comandante Peter Quincy Taggart
Galaxy Quest, 1999

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16 Anni 2 Mesi fa #116836 da dr. zoidberg
ciao h.p.,ho letto con piacere la tua risposta. provo a capire la tua posizione: diciamo che per quanto riguarda la parzialità o meno di chi ci si trova davanti nel mondo del lavoro (e mi sento, almeno per la mia piccola esperienza, di poter parlare a ragione) è vero quanto dici. difficilmente le persone che abbiamo davanti scindono quello che manifestiamo di noi (quindi certo non la nostra personalità, dato che per comprendere la personalità di chi si ha davanti servono altro che test e colloqui) da quelle che sono le nostre competenze. però penso anche che questo sia fisiologicamente inevitabile non credi? anche tu ed io spesso giudichiamo (pensa ad esempio a questa discussione) chi nemmeno abbiamo davanti e secondo categorie così generalizzanti e svilenti! poi non voglio fare un’apologia del selezionatore anche perché, personalmente, non è un lavoro tra i miei preferiti ☺Riguardo alla scientificità delle discipline sono, in generale, d’accordo con quello che dici, ma ti invito anche ad operare qualche distinzione ovvero: il termine scientifico ha una valenza molto particolare se applicato. ad esempio se parliamo di assiomi matematici ci riferiamo alla più o meno verificabilità di un teorema o simili. se parliamo di biologia le variabili ambientali e soggettive allargano, o comunque vanno considerate quando definiamo cosa è e cosa non è scientifico. anche nella medicina (dove come saprai c’è una lunga, lunghissima storia di prove ed errori e superstizioni anche) la dimensione scientifica non è certo specificata da postulati euclidei.questo per dire che quando parliamo di metodologie scientifiche parliamo non solo di dogmi inoppugnabili (anzi, a mio parere, la storia della scienza insegna che più i dogmi sono inoppugnabili più una disciplina si avvia verso un radicale cambiamento di paradigma. pensa alla relatività, alle geometrie non euclidee e molti altri casi) ma di intuizioni, onestà intellettuale, confronto, curiosità, spirito d’osservazione ed apertura.posto questo i professionisti che hanno in carico la salute altrui devono essere adeguatamente preparati e competenti. quindi coloro che hanno esercitato come psicologi dopo una laurea in lettere, purtroppo tante volte hanno fatto gravi danni. così come i medici che liquidano i pazienti ansiosi, stressati (almeno a detta dei pazienti stessi) con una terapia benzodiazepinica non controllata e spesso più dannosa che altro.tornando all’argomento del topic penso, o almeno spero, che la cosa migliore sia studiare a fondo e cercare di fare il proprio meglio. purtroppo il test è di per sé organizzato per falcidiare nonché per preservare quella che, anche se non dovrebbe, è una delle caste più solide del nostro paese.speriamo che per le generazioni future lo studio sia libero e chiunque possa mettersi in discussione e tentare il percorso che più sente adatto alle sue capacità.ciao a tutti e a presto:)

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16 Anni 2 Mesi fa #116886 da DrHP
Prima di tutto grazie per la civiltà della risposta.Poi:

anche tu ed io spesso giudichiamo (pensa ad esempio a questa discussione) chi nemmeno abbiamo davanti e secondo categorie così generalizzanti e svilenti!

Sì ma c\'è una bella differenza: il giudizio che ciascuno di noi esprime per l\'interlocutore p.es. in questa discussione non modifica di una virgola la vita di nessuno.Il giudizio espresso dal selezionatore, invece, condiziona pesantemente il futuro di una persona.Non solo: a giustificazione del giudizio espresso il selezionatore o lo psicologo pretendono di portare \"evidenze scientifiche\", ovvero, in base al risultato del test decidono \"scientificamente\" che la persona è più o meno adatta al lavoro in questione.Purtroppo, per esperienza diretta, posso dire con ragionevole certezza che l\'unico modo per vedere se e quanto una persona è adatta ad un certo lavoro è farglielo fare.E\' anche per questo che secondo me la valutazione \"psicoattitudinale\" è quantomai fuori luogo come parametro di selezione per l\'ingresso in facoltà di medicina.

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16 Anni 2 Mesi fa #116891 da cenerentola
H.P. ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:

Purtroppo, per esperienza diretta, posso dire con ragionevole certezza che l\'unico modo per vedere se e quanto una persona è adatta ad un certo lavoro è farglielo fare.

bhè questo è a favore del libero accesso. :)

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