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abortisti o antiabortisti?
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Dai dati scientifici presentati in una recente revisione di una ricerca ufficiale, viene contraddetto un argomento che gli attivisti pro-life hanno sempre utilizzato per la riduzione del pretermine.
Così come riportato dal Telegraph, secondo il rapporto del Royal College of Obstetricians and Gynaecologists, che era stato commissionato dal Ministero della Salute inglese, le terminazioni nervose nel cervello non sono sufficientemente formate per consentire al dolore di farsi sentire prima di 24 settimane. Nella relazione si dice: “Si può concludere che, in ogni caso, il feto non può provare dolore prima di questa gestazione“.
Feto naturalmente sedato - Il professor Allan Templeton, Presidente del Royal College, che ha diretto la revisione del “Fetal Awareness and Termination of Pregnancy for Fetal Abnormality”, intervistato dal The Times, ha affermato che la ricerca presentata dagli attivisti anti-aborto, secondo la quale il feto umano è in grado di sentire il dolore prima delle 24 settimane basava la propria evidenza su neonati prematuri, ma non era mai stata applicata al feto nel grembo materno. Un secondo dato e cioè che il feto è naturalmente sedato e inconscio nel grembo materno, fornisce ulteriori indicazioni sul fatto che quando si abortisce non sono necessari anestetici per il feto. “Non c’è niente nel rapporto che suggerisca la necessità di rivedere il limite superiore“, ha detto il professor Templeton.
Tories Pro-Life - La revisione sembra rimuovere una delle colonne portanti della tesi degli attivisti pro-life che battagliano da anni per abbassare il limite attuale dell’aborto, anche se è probabile che contrasteranno in ogni modo le conclusioni del Royal College. Due anni fa i parlamentari hanno votato per la riduzione del limite a 20 settimane, dopo che la deputata conservatrice Nadine Dörries aveva provato a cambiare con l’introduzione di un emendamento, quella che era la “Human Fertilisation and Embriology Bill”. La mozione era stata sconfitta da una consistente maggioranza di 71 voti. Al momento, David Cameron ha affermato di appoggiare la riduzione del limite a 20 settimane .
Liberal contrari - Ieri la Dörries, un’infermiera psichiatrica e madre di tre figli, ha detto che vi è “molto più supporto” nei nuovi parlamentari per una modifica del pretermine. Tuttavia, molti dei liberali democratici sono contrari alla riduzione del limite. Un portavoce di Downing Street ha detto che il Primo Ministro vorrebbe “continuare a farsi guidare dalla scienza sulla materia“. Gli antiaboristi sottolineano, inoltre, che i tassi di sopravvivenza per i neonati molto prematuri sono migliorati considerevolmente negli ultimi dieci anni – anche se le statistiche non sono chiare – e che l’aborto rappresenta ancora la fine di una vita umana.
Link: www.giornalettismo.com/archives/69636/ab...ettimane-pretermine/
www.telegraph.co.uk/health/healthnews/78...before-24-weeks.html
www.rcog.org.uk/news/rcog-release-rcog-updates-its-guidance
"In ogni caso, veniamo dal nulla e andiamo nel nulla, e non c'è nulla di cui preoccuparsi" (Peter Wessel Zapffe)
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O.O
ragazzi...io MAI studierò ginecologia, ma in relazione a quella che è la mia concezione dell'uomo, in coerenza con le mie idee, non sarei obiettore...eppure ritengo che l'atto dell'aborto non possa essere considerato come una semplice procedura, ma un'azione che implica profonde convinzioni personali; insomma se c'è un collega che pensa che il feto sia assimilabile ad una vita matura non posso pretendere che agisca come agirei io, e rispetto la sua posizione...ricordate che esercitiamo la nostra arte in scienza e coscienza...e uno poi ci deve convivere con la propria storia.
la colpa non è dei medici obiettori, vi è una mancanza di coordinazione generale, atta a garantire la presenza di medici non obiettori in determinate sedi, in modo che tutti usufruiscano di questo servizio, è ciò che d'altra parte garantisce la 194
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sinceramente non ho il tempo di leggere 400 e più post...ma scorrendo sono rimasto sconcertato dalla posizione di diversi utenti abortisti, secondo i quali il ginecologo obiettore non svolgerebbe appieno le sue competenze, poi hanno parlato persino di interruzione di pubblico servizio e altri blablabla senza senso...
O.O
ragazzi...io MAI studierò ginecologia, ma in relazione a quella che è la mia concezione dell'uomo, in coerenza con le mie idee, non sarei obiettore...eppure ritengo che l'atto dell'aborto non possa essere considerato come una semplice procedura, ma un'azione che implica profonde convinzioni personali; insomma se c'è un collega che pensa che il feto sia assimilabile ad una vita matura non posso pretendere che agisca come agirei io, e rispetto la sua posizione...ricordate che esercitiamo la nostra arte in scienza e coscienza...e uno poi ci deve convivere con la propria storia.
la colpa non è dei medici obiettori, vi è una mancanza di coordinazione generale, atta a garantire la presenza di medici non obiettori in determinate sedi, in modo che tutti usufruiscano di questo servizio, è ciò che d'altra parte garantisce la 194
Penso che nelle pagine precedenti potrai trovare molto utile il dibattito che è stato fatto. L'interruzione del servizio e altre conseguenze non sono senza senso, ci sono davvero gli ospedali che non garantiscono (o meglio, non riescono a garantire) la presenza di un medico non obiettore, specie nella fascia notturna (fino al triste caso del medico "Erode" di Genova).
Personalmente, invito chiunque a rileggere queste venti pagine di topic. Non per altro, ma sarebbe assurdo ripetere cose già dette da altri, tra l'altro in maniera impeccabile, per vedere i due lati di questa delicata questione.
"In ogni caso, veniamo dal nulla e andiamo nel nulla, e non c'è nulla di cui preoccuparsi" (Peter Wessel Zapffe)
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