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futuri medici....etici
Quanti moralisti sul forum... Il medico non è un semidio, non sta scritto da nessuna parte che con la sua condotta virtuosa deve illuminare le vite della comunità. Altrimenti alimentiamo l'equivoco della medicina intesa non come mestiere, ma come missione.
Quanti fra noi (futuri e non) medici fanno sesso senza preservativo? Quanti guidano senza cintura? Quanti hanno fatto uso di droghe? Quanti si sono ubriacati fino a star male? Quanti si sottopongono agli stessi esami di screening che prescrivono quotidianamente ai loro pazienti? Non esiste solo il fumo. E nel privato ognuno fa quello che cazzo vuole.
Personalmente non condivido l'atteggiamento di condanna morale nei confronti di un paziente che paga il conto dei suoi eccessi. Vanno illustrati i rischi di fumo, alcool e tutto il resto, ma alla fine - e torno al punto di partenza - ognuno è libero di gestirsi come gli pare.
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e daje...ma uno che non fuma, non si droga, non si strafoga di cibo e scopa in modo protetto è un semidio?abbè buona a sapersi...Il medico non è un semidio
certo infatti è liberissimo, a patto che risponda lui. Pablito è coerente, paga di tasca sua, non grava sulla comunità. Se una patologia è evitabile(o almeno hai la stessa probabilità che ti colpisca di chiunque altro nella popolazione) e tu aumenti volontariamente la probabilità di ammalarti, io non ti voglio giudicare, però abbi almeno la decenza di non chiedere di essere curato coi soldi di tutti. Soldi che poi magari mancano per assistere pazienti con disabilità gravi o per aiutare famiglie lasciate sole a gestire persone gravemente invalide.Vanno illustrati i rischi di fumo, alcool e tutto il resto, ma alla fine - e torno al punto di partenza - ognuno è libero di gestirsi come gli pare.
Signori il nostro sistema sanitario prima o poi collasserà, non si va avanti molto così, e se vogliamo salvare il salvabile dobbiamo partire da queste cose, da ciò che è evitabile. Se si può evitare di prendere un cancro ai polmoni o una cirrosi epatica andrebbe evitato. Non è un discorso moralista, è un discorso economico in primis e di buon senso in secundis. Poi come sempre, liberissimi di fare ciò che volete.
Mortui Vivos Docent
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Mah, che il fumo "uccide" lo sanno tutti i fumatori (se non sbaglio c'è scritto anche sui pacchetti), non bisogna avere fatto sei anni di Uni per saperlo. Portando all'estremo questo ragionamento, tutti i fumatori con K polmonare dovrebbero pagarsi le cure da soli.Se una patologia è evitabile(o almeno hai la stessa probabilità che ti colpisca di chiunque altro nella popolazione) e tu aumenti volontariamente la probabilità di ammalarti, io non ti voglio giudicare, però abbi almeno la decenza di non chiedere di essere curato coi soldi di tutti. Soldi che poi magari mancano per assistere pazienti con disabilità gravi o per aiutare famiglie lasciate sole a gestire persone gravemente invalide.
Idem per la stragrande maggioranza dei pazienti con patologie cardiovascolari, ormai lo sanno anche le pietre che una dieta ipercalorica ed iperlipidica aumenta il rischio di patologie dismetaboliche, cardiovascolari, ecc., soprattutto se associata ad una scarsa quantità di esercizio fisico.
Aggiungo che il miglior Ecografista che conosco ha una bella panzona, e nonostante la sua alimentazione non eccellente (presumo), le membrane cellulari dei suoi neuroni sembrano non risentirne...
Poi se un paziente preferisce andare da un medico che sembra uscito dalla copertina di "Men's Health", vegetariano, a zero alcool e sigarette, buon per lui; magari gli sbaglia la diagnosi, ma eticamente è saldo come una roccia.
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non è da portare all'estremo, è esattamente questo il ragionamento. Tu mi dirai che non è possibile stabilire con certezza se il cancro si sarebbe sviluppato lo stesso indipendentemente dal fumo...ok, però credo che in chi fuma da più di 10-15 anni i dubbi siano veramente pochi...o no?Portando all'estremo questo ragionamento, tutti i fumatori con K polmonare dovrebbero pagarsi le cure da soli.
capisco sia difficile da assimilare come concetto, ma vi assicuro che una persona che non fuma, non beve, non si ingozza di cibo, non è mr universo, non è un semidio e neppure un "medico santo", è semplicemente una persona con un buon livello di salute, che non c'entra nulla con la sua capacità di fare buone o cattive diagnosi (siamo d'accordo o quasi su questo punto) però influenza, a mio parere, il rapporto col paziente. Poi potrete dire di no, ma se anche un domani io dovessi mettermi a fumare(mai dire mai) non lo farei in presenza di un paziente. Non lo trovo professionale, tutto qua.Poi se un paziente preferisce andare da un medico che sembra uscito dalla copertina di "Men's Health", vegetariano, a zero alcool e sigarette, buon per lui; magari gli sbaglia la diagnosi, ma eticamente è saldo come una roccia.
Mortui Vivos Docent
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- Visitatori
No, probabilmente mi sono espresso male e non è passato quello che volevo dire.Tu mi dirai che non è possibile stabilire con certezza se il cancro si sarebbe sviluppato lo stesso indipendentemente dal fumo
Io voglio dire semplicemente che ogni patologia ha i suoi fattori di rischio acclarati, molti dei quali modificabili. Se si escludono patologie genetiche, ecc. questo ragionamento porterebbe all'esclusione dalle cure "pubbliche", a mio parere, della stragrande maggioranza della popolazione.
Questo secondo me dipende anche dall' "intelligenza" del paziente. L'autorevolezza di un medico, per il paziente "sveglio", non la danno certo gli addominali scolpiti (sto esagerando, eh! Aggiungo che è meglio così, in quanto in caso contrario sarei costretto a cambiare mestiere xD )influenza, a mio parere, il rapporto col paziente
Bhè, neanche io consiglierei al paziente di smettere di fumare tenendo il sigaro in bocca. Però, nonostante io non sia un fumatore, non credo che se lo fossi mi rintanerei in un angolo con la mia "droghetta" per evitare di incrociare un paziente mentre mando giù una boccata di fumo. Magari eviterei di fumare nel cortile dell'Ospedale, ma in altri luoghi "aperti" non credo mi metterei remore.se anche un domani io dovessi mettermi a fumare(mai dire mai) non lo farei in presenza di un paziente. Non lo trovo professionale, tutto qua.
Detto sinceramente, io eviterei frasi di questo genere.capisco sia difficile da assimilare come concetto
Scambiarsi opinioni differenti non vuol dire non capire quello che vogliono dire gli altri. :drinks:
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beh scusa un attimo...fino ad ora siete stati in quattro a sostenere che chi non fuma non beve e non mangia fino a star male sia, nell'ordine: un semidio, un missionario scelto da Dio, un santo, un modello di Men's Health. Quindi non sono stato io il primo a non capire cosa vogliono dire gli altri. Ovviamente sono battute...però si può vivere anche senza queste cose e non essere per nulla santi né semidei(per Men's Health lascio giudicare alle fanciulle ahahahaah :sarcastic:). Concordi? spero di si.Detto sinceramente, io eviterei frasi di questo genere.
Scambiarsi opinioni differenti non vuol dire non capire quello che vogliono dire gli altri.
diciamo pure che se togliessimo definitivamente il fumo avremmo migliaia di casi di tumore in meno all'anno, migliaia di € risparmiati, diciamo anche che se la gente mangiasse in modo normale(non dico di vivere di insalata), avremmo molte meno malattie cardiovascolari. I fattori di rischio sono diversi, alcuni non sono così facilmente modificabili, per altri basta solo modificare di poco le proprie abitudini di vita. Ma non sono io a dovervi dire queste cose. Le sapete benissimo anche voi. Quello che sostengo io probabilmente non è applicabile nella pratica, perché non posso avere la certezza che il paziente abbia aumentato volontariamente e consapevolmente la probabilità di ammalarsi, però sinceramente mi girano abbastanza le palle sapere che in un sistema al collasso i soldi vengano usati per patologie probabilmente evitabili mentre persone con seri problemi sono lasciate a loro stesse, o alla famiglia se ne hanno una.No, probabilmente mi sono espresso male e non è passato quello che volevo dire.
Io voglio dire semplicemente che ogni patologia ha i suoi fattori di rischio acclarati, molti dei quali modificabili. Se si escludono patologie genetiche, ecc. questo ragionamento porterebbe all'esclusione dalle cure "pubbliche", a mio parere, della stragrande maggioranza della popolazione.
e se il paziente non è "intelligente"? non si può negare l'importanza del linguaggio non verbale, poi come non detto fate pure come preferite, le mie sono solo idee personali, voi siete già medici, io no, se fumate(non dico tu Huck, in generale) saprete bene quello che state facendo.Questo secondo me dipende anche dall' "intelligenza" del paziente. L'autorevolezza di un medico, per il paziente "sveglio", non la danno certo gli addominali scolpiti (sto esagerando, eh! Aggiungo che è meglio così, in quanto in caso contrario sarei costretto a cambiare mestiere xD )
P.S. neanche io ho gli addominali comunque...temo che per quelli l'unico modo sia la palestra...anche per i semidei che non fumano... :sarcastic:
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