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Sperimentazione sugli animali

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12 Anni 3 Mesi fa #238319 da Chaconne

testare sugli animali cremine per cretinette (cit.) all'ultima moda assolutamente no (che poi in campo cosmetico mi pare non sia neanche concesso usare cavie animali)


Invece si, è legale eccome! Fanno di tutto e di più sugli animali in campo cosmetico. E non parlo di case semisconosciute, ma di case come L'Oreal, Pantene, Rimmel London, Garnier (mi pare sia sempre gruppo L'oreal)  ecc.  Inoltre, visto che stiamo nel discorso lo dico a titolo informativo, testano anche per prodotti destinati agli animali, come crocchette, patè, shampoo, e gli altri prodotti. Una delle case che fece più scandalo è stata l'Eukanuba, poi anche la Iams, Purina, Nesltè, Hill's e queste sono solo alcune.

Tenete conto che esistono dei comitati etici che devono approvare ogni pratica eseguita sugli animali, esiste una direttiva europea molto severa al riguardo. Si cerca di mantenere il più basso livello di sofferenza possibile ovviamente.


Si e no. Non dimentichiamo che in Europa c'è una direttiva che autorizza la vivisezione, che è una delle pratiche più brutali della sperimentazione animale. Qualche tempo fa, l'Europa aveva approvato la legge (o direttiva come dir si voglia) che autorizzava la vivisezione su cani e gatti randagi, cosa secondo me assurda. In Italia è molto diversa la questione, per esempio che io sappia sul suolo Italiano non è autorizzata la vivisezione, ma per gli altri tipi di sperimentazione (cosmetica in primis) non credo ci siano grosse restrizioni.

Che poi vorrei sapere se i cosiddetti "animalisti" quando stanno male hanno la coerenza di non curarsi con i farmaci "incriminati"........


Questa è una cosa che mi sono sempre chiesta anch'io. Io non mi reputo un'animalista con i paraocchi, nel senso che non sono integralista come molti. Se ho l'influenza, uso l'aspirina, e mangio la carne e il pesce perchè mi piacciono e non potrei farne a meno. Tuttavia, non potrei mai indossare una pelliccia, poichè il solo pensiero di avere degli animali scuoiati sulle spalle mi fa venire il voltastomaco, come non sopporto chi maltratta gli animali. Credo che nella società di oggi, bisogna scendere a compromessi. Io ho un parente che sta molto male di questi tempi e sta facendo delle cure, ma ad essere sincera non mi chiedo se quei farmaci che usa siano o no testati sugli animali perchè quegli stessi farmaci possono salvargli la vita. Piuttosto se posso, cerco di boicottare quelle marche che proprio non mi vanno a genio come Nestlè (che ha fatto del male anche agli essere umani) e la Purina.

Scusate come al solito mi sono dilungata troppo  :sarcastic:

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12 Anni 3 Mesi fa #238320 da F
Risposta da F al topic Re:Sperimentazione sugli animali

Assolutamente no! Spesso e volentieri la sperimentazione animale si discosta di molto dalla realtà: la reazione che ha un cane, gatto, topo, può non essere la stessa reazione che ha un essere umano per lo stesso farmaco. La ricerca va migliorata su molti fronti a mio avviso, in primis i fondi disponibili in modo da poter scoprire metodi alternativi. Poi ognuno la pensa come vuole ovviamente, ma io penso che non sia giusto far soffrire così altri esseri viventi. La cosa che mi fa ancora più schifo della sperimentazione medica sugli animali, è quella in campo estetico che a mio avviso, è proprio un modo per appagare il lato sadico umano, poichè quest'ultima tra le due è la più inutile.

Ma è ovvio che le reazioni non sono identiche, tant'è che se un determinato farmaco risulta essere, ad esempio, teratogeno su un topino, si ferma la sperimentazione e si "butta" la molecola.
Se non lo è, si arriva fino alla scimmia, e poi si passa all' uomo, uomo che tra l' altro deve essere, in alcuni casi, sano.
Mi pare ovvio che non si può somministrare un farmaco che potrebbe avere questi effetti direttamente su un uomo, magari un disperato che per sfamare i figli fa la cavia. Già non è bello quando i farmaci arrivano con successo alle ultime fasi, vorrei proprio vedere se quegli animalisti farebbero volontariamente da cavia col rischio poi di trovarsi tre occhi e sei gambe, o un pargolo a cui manca qualche organo.
E oggettivamente con i pochi soldi che già ha la ricerca mi sembra allucinante doverne spendere una valanga per non uccidere dei topi.

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12 Anni 3 Mesi fa #238322 da lucadoc

Invece si, è legale eccome!

www.salute.gov.it/cosmetici/paginaDettag...menu=sperimentazione
che lo facciano lo stesso può essere benissimo dato che si tratta di multinazionali, ma che sia legale almeno in Italia non direi; c'è il divieto di sperimentazione e di commercializzazione. Se poi aggirano le leggi o se lo fanno in paesi dove è consentito allora non possiamo fare molto, soprattutto se sono extra-ue, tranne che evitare di comprare i prodotti...

Mortui Vivos Docent

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12 Anni 3 Mesi fa - 12 Anni 3 Mesi fa #238325 da Tucano
Beh per quanto riguarda la sperimentazione su animali di prodotti cosmetici sono assolutamente contro, perchè data la natura del prodotto è evitabile. Non dico che non debbano essere provati per vedere se sono sicuri, ma dico che comunque si può trovare un altra soluzione.

Per quanto riguarda la sperimentazione di farmaci invece non lo so. Cioè mi sembra ,ahioi, che sia l'unico modo di poter creare medicinali e terapie tanto più sicure e adatte, però preferirei che ci fosse un altro metodo buono ed efficace che possa liberare gli animali da questo grave compito. Fosse stato qualche anno fa, forse avrei detto senza mezzi termini di non essere d'accordo, però poi se ci si sofferma a pensare si capisce che se quando abbiamo l'influenza ci prendiamo un'aspirina, e se quella aspirina è lì pronta ad alleviarci i sintomi, lo dobbiamo solo alla sperimentazione sugli animali. Quindi, purtroppo, finchè non ci sarà una valida alternativa sembra essere l'unico modo affinchè la ricerca possa andare avanti, e il minimo che si possa fare, è dare un trattamento dignitoso a questi animali in modo almeno da regolare le sperimentazioni a cui sono sottoposti ed evitare al più possibile le sofferenze.
Devo però, per correttezza, ammettere che ne so troppo poco e che questa è ,sia in un verso che nell'altro, un'idea sommaria e confusa. Mi informerò di certo ulteriormente perchè è un argomento che reputo importante e che mi sta a cuore. Quanto meno vorrei parlare con più coscienza della situazione!

Tuttavia, non potrei mai indossare una pelliccia, poichè il solo pensiero di avere degli animali scuoiati sulle spalle mi fa venire il voltastomaco, come non sopporto chi maltratta gli animali.


Concordo con te. Ma se ci pensi il discorso è totalmente diverso. Le pellicce sono qualcosa secondo me di barbaro, perchè ormai non c'è più bisogno di scuoiare animali per vestirsi. Anche perchè quegli animali vengono usati solo per quello. Lo capirei anche se poi fossero usati anche come cibo.

Discorsi o idee intelligenti si possono esporre soltanto a una società intelligente;
nella comune invece riescono odiosi poiché per piacere a questa è assolutamente necessario essere superficiali e di cervello limitato. (A. Schopenhauer)
Ultima Modifica 12 Anni 3 Mesi fa da .

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12 Anni 3 Mesi fa #238331 da +marco+

E oggettivamente con i pochi soldi che già ha la ricerca mi sembra allucinante doverne spendere una valanga per non uccidere dei topi.

precisiamo: sperimentare sui topi è costosissimo, sono animali assolutamente sterili, hanno solo le malattie che gli vengono indotte, ognuno di quei topi costa circa 600€(senza contare le spese per mantenerli)
Comunque l'Italia e il Regno Unito sono le nazioni con le leggi più severe riguardo la sperimentazione animale, il decreto europeo che autorizzava la vivisezione di cani e gatti randagi è, come dire, un limite, tutte le nazioni dell'UE che non erano altrettanto severe sulla sperimentazione animale si sono dovute adeguare raggiungendo almeno quel minimo previsto

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12 Anni 3 Mesi fa - 12 Anni 3 Mesi fa #238336 da lucaleo
Basta guardarsi indietro e guardarsi intorno per capire che tutte le acquisizioni più salienti in campo biomedico sono passate e passano attraverso la sperimentazione animale. Sono così tanti i progressi raggiunti grazie alla buona sperimentazione su modelli animali (e per animali intendo dal moscerino della frutta allo scimpanzè), che sarebbe impossibile stilarne un elenco.
Basti dire che tutta la ricerca in campo oncologico, da quella di base a quella sui farmaci passa attraverso la sperimentazione animale.
O ancora, non si sarebbe scritta una pagina dei nostri libri di fisiologia senza la sperimentazione animale, così come molto di ciò che sappiamo sulle neuroscienze lo sappiamo grazie alla sperimentazione animale.
Ogni campo della medicina ne ha beneficiato: le prime operazioni a cuore aperto furono eseguite su dei maiali in un campo militare inglese. Hanno permesso di aprire l'era della cardiochirurgia odierna, dopo millenni di timore reverenziale verso l'organo cardiaco.
Le applicazioni immediatamente future nel campo della terapia cellulare e dell'ingegneria tissutale passano per la sperimentazione animale: sono fiducioso che presto questi approcci verranno applicati con successo sull'uomo in patologie come la cardiopatia ischemica e lo scompenso cardiaco proprio perché ORA vedo RISULTATI promettenti sui modelli murini. Magari traslati all'uomo questi approcci perderanno di efficacia, chi può dirlo... ma perdio, non c'era nessun altro modo di saperlo prima e sarà comunque bene tentare e sperimentare ancora e ancora e ancora.
Ogni anno vengono brevettate centinaia di nuove sostanze chimiche che finiscono sul mercato, non solo in qualità di farmaci, ma anche come additivi, conservanti, componenti di filtri, solventi, coloranti e no, il test di Ames non basta a capire se una sostanza è cancerogena, servono modelli animali.
Saranno imperfetti, ma è quanto di più simile all'uomo abbiamo, non c'è coltura in vitro che tenga...
Per finire voglio dire che una brevissima esperienza in un laboratorio di ricerca bio-medica ce l'ho avuta: si faceva ricerca sul glioblastoma e si studiava l'espressione di un canale del potassio correlato con la capacità migratoria delle cellule neoplastiche. Quel periodo si cercava di capire se fosse iperespresso nella popolazione "staminale" della neoplasia in questione.
Al laboratorio a fianco studiavano il remodeling del miocardio dopo infarto, nella fattispecie il ruolo svolto dal fattore di trascrizione EGR-1 nel rimodellamento postinfartuale.
Per questi scopi si usava un ceppo di topi inbread knockati per EGR-1 che, visto che si studiava anche il suo ruolo nell'oncogenesi, venivano usati anche come modello nell'altro studio. Inutile dire che studi in vitro, su colture cellulari, procedevano di pari passo con studi in vivo e che spesso occorreva sacrificare i topi.
Ecco, ho sempre visto uccidere i topi con la massima accortezza, cercando di evitare il dolore. Inoltre i sacrifici erano limitati a quelli strettamente necessari: si trattava con un attenzione tre volte maggiore il materiale proveniente dal sacrificio, perché si voleva evitare di farne un altro per un errore umano.
Racconto tutto questo perché spesso sembra che a fare ricerca sugli animali vi siano dei sadici spietati.
Non è così, ogni ricercatore di base in campo bio-medico che si rispetti ha avuto a che fare con modelli animali, sa quanto siano necessari e ha rispetto per l'animale che usa.
Non servono demonizzazioni, la ricerca ha bisogno solo di sostegno. Ha già abbastanza problemi e non servono schiere di animalisti a mettere i bastoni tra le ruote là dove si trova il motore stesso dello sviluppo di una società equilibrata.
Ultima Modifica 12 Anni 3 Mesi fa da .

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