La vostra media e le parole della mia prof

confermo quanto detto da dr. HP! Ho visto con i miei occhi gente preparatissima all'esame di fisiologia prendere 21 solo perchè avevano studiato dal guyton anzichè dalle sbobine. Degradante. Non sto dicendo cazzate quando affermo che la media dei voti a quell'esame si aggirò attorno al 22-23. Sconfortante per gente che ha passato gli ultimi sei mesi della propria vita a studiare per un esame. E ripeto, gente brava, gente che ad anatomia ha preso 29-30. Non è il voto  a determinare la preparazione dello studente.

Un 20 ad un esame significa che si sa poco o nulla.

Certamente, il problema però è che basta qualche 24-26 e un paio di 20 e la media finale non supererà il 26, il

Quindi mi stai dicendo che sono già rovinata praticamente -.-

Mi pare che i conti li avessi fatti già da sola.
Ci sono diverse cose che puoi fare, a questo punto:
-darti da fare e attivarti contro un sistema che pretende di valutarti dai voti che prendi il primo anno di facoltà
-sceglierti una specialità tra quelle non supergettonate e diventare brava in quella
-sceglierti la specialità che ti piace, diventare brava in quella, fregartene della scuola di specializzazione e tentare di fare la tua carriera come libera professionista in quel settore.

Personalmente credo che sia ora che gli studenti alzino la testa e chiedano che l'accesso in specialità sia regolato con una metodologia più rispettosa e meno professionalmente mortificante dell'attuale, ma ho i miei dubbi che in generale abbiate le palle e l'intelligenza di fare gruppo e rivendicare la dignità professionale che vi viene negata: preferite pensare ognuno per sé.

Beh certo tu invece preferisci sputare veleno qui anzichè attivarti (ora, o ai tuoi tempi), che è più facile in fondo.

Si ma Sofia stai tranquilla, non sono gli esami del primo anno a rovinarti la carriera, in questi anni avrai modo di vedere come la media oscillerà e anche di parecchio! Io personalmente ho avuto inizio bassissimo (tipo 24, mi pare), poi ho toccato un picco quasi del 29 e adesso sono stazionaria a 28.
Pensa a studiare PER TE STESSA, per la soddisfazione di capire le cose in reparto, di riuscire a impostare una terapia a un paziente (io sto a Med interna., la prima volta che ho trattato un paziente tutto da sola ero felicissima perchè finalmente avevo capito!) Poi alla specializzazione si pensa, sei ancora piccola (mi è parso di capire che sei ai primi anni) e il tuo primario ti apprezzerà se sei brava. Certo, è ovvio ci sono alcune specialità quasi proibitive come voti per entrare (appunto pediatria, cardiologia, neurologia), ma ce ne sono tante altre dove ce la si fa. Tanto ricordati che la specializzazione è pilotata e che i giochi cambiano fino al giorno prima (un mio amico era certo di entrare in chirurgia e il giorno prima dello scritto gli hanno dato il ben servito perchè è arrivato il raccomandato di turno).
Il mio consiglio è: accetta sempre i voti negli esami che odi, perchè rifare un esame che odi è terribile...se prendi un voto basso a un esame che magari è più facile, ti piace e sai che non ci perderai tanto tempo a rifarlo allora puoi rifiutare! Per esempio, una mia amica ha rifiutato un 27 (che per me è assurdo perchè io ho sempre accettato tutti i voti) a pediatria, ma semplicemente perchè sapeva che era un esame semplice, dove si prendeva facilmente 30 e quindi lo ha rifatto...però io ad esempio non rifiuterei mai anatomia, fisio, patologia...questi sono esami difficili che rischiano di bloccarti anche per anni...lì poi ne va della tua salute mentale e del tuo percorso!

Beh certo tu invece preferisci sputare veleno qui anzichè attivarti (ora, o ai tuoi tempi), che è più facile in fondo.

Tesoro, io ho finito medicina in 5 anni e 9 mesi lavorando che papà non mi voleva dottore, certamente nei primi 2 anni qualche compromesso l'ho dovuto accettare.

Attivarmi più di quanto sia attivo adesso onestamente non so come fare (lavoro tantissimo, oltrettutto facendo quello che mi piace), mi domando però se sia giusto che la mia attività professionale attuale non venga in nessun modo valutata, e che venga invece valutato un voto in un esame dato 10 anni fa, in una materia in cui l'esperienza sul campo ha radicalmente cambiato le mie competenze.

Certamente sono stato ingenuo e anche un po' cretino a credere che in Italia e nel settore pubblico la voglia di lavorare e le capacità provate sul campo di fare un mestiere fossero tenute in debito conto, non posso nemmeno addurre la scusa che ero molto giovane perché purtroppo già non l'ero più, mantenevo invece - e tuttora mantengo - una visione romantica e utopistica di questo mestiere che per me è il più bello del mondo.

Ciò detto la mia opinione è certamente dettata dall'esperienza personale (come potrebbe non esserlo?), anche così sinceramente faccio fatica ad accettare il sistema così com'è adesso, anche perché sul lavoro ne vedo di tutti colori.